Cronache
Bologna, postina picchiata: "non pago per la consegna"
Mirco Maggi
Intervenute due volanti della Polizia per dividere le donne
Chissà cosa scatta nella testa di certe persone, e qual è il meccanismo che trasforma una signora di 61 anni in un agguerrito picchiatore: è accaduto a Bologna dove per una normalissima consegna a domicilio di un duplicato della patente, è scattata un'aggressione in piena regola.
È una giornata di lavoro come tante, e giunta con il suo motorino al condominio in via della Salita a Bologna, la postina, una 42enne di Catanzaro, ha citofonato a una signora di 61 enni, Catanese ma residente a Bologna da tanti anni, invitandola a ritirare un documento a nome della figlia.
È una giornata di lavoro come tante, e giunta con il suo motorino al condominio in via della Salita a Bologna, la postina, una 42enne di Catanzaro, ha citofonato a una signora di 61 enni, Catanese ma residente a Bologna da tanti anni, invitandola a ritirare un documento a nome della figlia.
La donna è scesa per ritirare il plico ma quando la postina le ha detto che avrebbe dovuto pagare la cifra dovuta per la consegna a domicilio, non solo si è rifiutata di consegnare i soldi, ma ha cominciato ad inveire e ad urlare contro la postina che a quel punto, dopo aver capito che le cose si stavano mettendo male, ha cercato di andarsene invitando la donna a recarsi negli uffici per ritirarlo. Non lo avesse mai fatto: la 61enne non ha gradito nemmeno quella soluzione e non ha esitato ad aggredirla, e dalle parole è passata ai fatti.
Ha cominciato a spintonarla e a malmenarla. Acuni passanti hanno cercato di fermarla e di dividere le due donne, ma non c'è stato verso di interrompere la lite. Quando sul posto è giunta la prima volante, la 61enne ha cercato di aggredire anche gli agenti, e solo grazie all'intervento di una seconda macchina della polizia, la rissa è stata sedata. Ma la 61enne era ancora alterata, e si è rifiutata di dare ai poliziotti le proprie generalità e anche quando è stata portata in questura ha rifiutato di farsi fotosegnalare.
E' stata identificata solo quando la figlia, titolare del documento della discordia che ha scatenato l'aggressione e che è stata convocata telefonicamente dai poliziotti, ha portato in Questura la carta di identità della madre. La donna è stata denunciata per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e per interruzione di servizio pubblico e di pubblica necessità, mentre la postina, che ha rifiutato il ricovero, non ha riportato lesioni gravi.