Cronache

Calabria, 21enne si suicida in carcere dopo aver rapinato e violentato 88enne

di Antonio Amorosi

Dove la cronaca nazionale non arriva. Ivoriano sbarcato in Italia nel 2021 si suicida in carcere. Era accusato di violenza sessuale e rapina a una 88enne

In un piccolo Comune della Calabria il dramma di nonna Rosa e il suicidio di colui che era accusato di averla rapinata e violentata

Si è suicidato il migrante ivoriano di 21 anni accusato di tentata rapina e violenza sessuale nei confronti di una signora calabrese  di 88 anni, nonna Rosa di Stilo in provincia di Reggio Calabria. Un fatto di incredibile brutalità e accaduto circa un mese fa ma che mediaticamente non ha avuto risalto oltre le tv e i giornali calabresi. Il caso fa eco al clamoroso doppio suicidio del 64enne Roberto Zaccaria, e in precedenza del 24enne Daniele, suicidatosi dopo aver capito di essere caduto in un tranello.

Secondo la ricostruzione del programma televisivo Le Iene su Italia 1 il 64enne si era finto per un intero anno la ventenne Irene, innamorata di Daniele. Il ragazzo, capito l’inganno, si era tolto la vita. In seguito al servizio de Le Iene che ricostruivano gli accadimenti Roberto, forse affetto anche da qualche disturbo, sarebbe finito in una sorta di gogna mediatica. Ora la Procura di Forlì ha aperto un’indagine per ricostruire i fatti.

Gli accadimenti calabresi che hanno avuto un medesimo epilogo si sono invece susseguiti in piccoli Comuni lontano dall’attenzione dei media nazionali, ma con un finale non così dissimile. L’aggressione a Stilo, poco più di 2000 anime in provincia di Reggio Calabria, e l’arresto dell’uomo accusato a Monasterace. I primi di ottobre un ivoriano 21enne si introduce nell’abitazione di proprietà dell’anziana pensionata Rosa, con l’intenzione di compiere una rapina.

La porta è aperta come accade spesso nei piccoli e piccolissimi Comuni del Sud dove l’ospitalità e la tranquillità sono ancora un valore. Dalla ricostruzione dell’anziana l’ivoriano l’avrebbe aggredita, gettandola a terra e poi legandola e imbavagliandola, compiendo infine su di lei degli abusi sessuali. Il dramma sarebbe durato circa 2 ore. L’uomo ha sottratto alla donna l’oro che aveva in casa, gli orecchini, un orologio e una catenina con un ciondolo che racchiudeva all’interno la foto del marito scomparso.

Dopo l’aggressione la nonna ottantottenne riesce a strisciare fino a un balcone di casa, a liberarsi dal bavaglio e dal nastro adesivo, urlando aiuto ai vicini. Immediatamente soccorsa viene ricoverata all’ospedale di Locri per accertamenti ma senza riscontrare pericoli più gravi.
Dopo poche ore l’ivoriano, che si era dato alla fuga, viene  arrestato a Monasterace dalla Compagnia dei Carabinieri di Roccella Jonica, incastrato dalle telecamere di sorveglianza istallate lungo il percorso e in quel momento in funzione. E’ l’8 ottobre. L’epilogo nel carcere di Reggio Calabria un mese dopo, il 9 novembre. Il giovane era arrivato in Italia agli inizi del 2021 con uno sbarco di migranti in provincia di Ragusa.