Papa Francesco: Carlo Maria Viganò deve risarcire il fratello
Papa Francesco: nuova grana con il presule
Carlo Maria Viganò, ex nunzio vaticano negli Usa, divenuta famoso per aver accusato Papa Francesco di aver coperto alti prelati pedofili, dovrà risarcire il fratello -don Lorenzo, anche lui prete- con 1 milione e ottocentomila euro più le altre spese legali.
La vicenda ha avuto inizio con una cospicua eredità, 20 milioni e mezzo di euro in immobili e oltre 6.5 in contanti, lasciata dal padre imprenditore ai due fratelli ecclesiastici, di cui don Lorenzo disabile.
Il regime di cointestazione ereditaria però non deve essere molto piaciuto a don Lorenzo che di soldi dal noto fratello arcivescovo non ne deve aver visti molti e così nel 2010 ha iniziato una causa conclusasi con la richiesta di risarcimento al fratello.
Carlo Maria Viganò nel 2011 aveva addotto, in una lettera a Papa Ratzinger, come motivo del suo impedimento a fare il nunzio a Washington proprio il fratello disabile che però risiedeva già a Chicago e non a Roma.
Insomma un’altra storiaccia che non apporta certo lustro al Vaticano che nell’immaginario pubblico sta sempre più ricevendo una connotazione negativa: scandali di pedofilia, omosessualità, finanziari, ma anche piccole cose come l’episodio di domenica scorsa in cui una suora (!) che è stata immortalata mentre faceva il salto in lungo di un tornello di una metropolitana a Roma per non pagare il biglietto.
Se a questo si sommano le lettere e gli ammonimenti teologici che ha ricevuto Papa Francesco è chiaro la sua difficoltà del Pontefice a gestire una situazione che magari in passato non veniva ad avere così tanto risalto mediatico, ma che ora in tempi di social è a disposizione di tutti.
Papa Francesco deve dare segnali forti e chiari altrimenti il suo pontificato sarà declassato da (apparentemente) rivoluzionario in fallimentare.
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