Cronache
Caso Grillo, il pm accusato di molestie viene difeso dal M5s. "Solo bassezze"
L'attestato di stima arriva dalla moglie del presidente della commissione Giustizia alla Camera. "Io e Mario (Perantoni), siamo con te"
Caso Grillo, il pm accusato di molestie viene difeso dal M5s. "Solo bassezze"
Il caso del presunto stupro di gruppo da parte di Ciro Grillo e i suoi amici si è intrecciato a quello di una presunta violenza sessuale da parte del capo giudice del tribunale di Tempio Pausania, Magliulo, ai danni di una collega. Si tratta della struttura indicata per giudicare la vicenda del figlio del garante del M5s e degli altri tre ragazzi coinvolti. A questa situazione già confusa, si aggiunge la dichiarazione della moglie del deputato del M5s Mario Perantoni, che è anche presidente della commissione Giustizia alla Camera, che si schiera dalla parte del magistrato accusato. "Io e Mario siamo al tuo fianco con fiducia e sicurezza che tutto verrà archiviato. Sei un magistrato, un presidente onesto e sensibile e forte della tua estraneità a tanta bassezza». Firmato Paola Mosseddu, moglie di Perantoni.
E' opportuno - si chiede il Giornale - che un esponente del partito di Beppe Grillo, soprattutto vista la carica che rappresenta, non prenda neanche le distanze da una solidarietà pubblica che lo chiama in causa? Con il presidente accusato di molestie del tribunale che potrebbe giudicare se il figlio del suo leader politico è o meno uno stupratore? Lascia sgomenti anche la cortina di silenzio sull’altra vittima della vicenda Magliulo: la giudice che accusa il presidente di molestie sessuali è in malattia. Sola. Alle prese - prosegue il Giornale - con l’elaborazione di un doloroso trauma personale che si intreccia con le sue vicende professionali, con provvedimenti disciplinari che la inseguono financo di fronte a un certificato medico. Lei non parla, per riserbo e per evitare altri guai, come spesso succede a chi è vittima di una violenza sul luogo di lavoro, anche solo percepita, specie se a infliggerla è il suo capo. Per lei è l’ennesima umiliazione, passa per bugiarda, le sue accuse sarebbero solo «bassezze». Ha chiesto il trasferimento da quella sede, ma non le è stato accordato. Qualche giorno fa la Giunta Anm, dopo la fuga di notizie sull’inchiesta che vede alla sbarra Ciro Grillo e tre suoi amici, ha evidenziato come i magistrati della Procura di Tempio Pausania «sapranno accertare i fatti con serenità ed equilibrio».