Cronache

Caso Grillo, la bugia che peggiora le cose. "Vitto? Lui no, si è tirato fuori"

Ma era Corsiglia che dormiva dopo il primo rapporto con Silvia. "3 vs 1" ricorre nelle chat e i conti non tornano

Caso Grillo, la bugia che peggiora le cose. "Vitto? Lui no, si è tirato fuori"

La vicenda del figlio del garante del M5s, Ciro Grillo, e dei suoi tre amici accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza conosciuta al Billionaire una sera d'agosto del 2019 regala continui colpi di scena. Sono gli stessi presunti autori dello stupro a parlare di tutto con gli amici lontani, non sapendo di essere intercettati. Ma gli stessi giovani cercano anche di coprirsi a vicenda e le loro dichiarazioni si smentiscono, ingarbugliando ancora di più il quadro della situazione. Alla domanda «Ma chi eravate? Te, Corsi e Ciro?» Capitta, uno dei ragazzi - si legge sul Corriere della Sera - risponde volutamente in modo generico. Dovrebbe escludere Corsi, cioè Corsiglia, perché Corsiglia dormiva dopo aver avuto un «normale rapporto sessuale con Silvia», come racconta lui (lei dice invece che lui l’ha violentata per primo). Ma chattando e vantando le prodezze del gruppo Capitta invece lo coinvolge (nel suo «3 vs 1») perché vuole proteggere «Vitto», Vittorio Lauria, che è l’unico del gruppo fidanzato e la sua ragazza — hanno deciso tutti — non deve sospettare di niente.

Il 19 luglio, cioè due giorni dopo la presunta violenza, Capitta - prosegue il Corriere - scrive al solito amico lontano per dirgli «3 vs 1, ciao ciao». «Tu, corsi e...» chiede l’altro. E lui, che ancora una volta mente per tutelare «Vitto» che è fidanzato, scrive: «Perché sicuro corsi? ahahah. Comunque, sì: io, corsi e Ciro. Vitto si è chiamato fuori, vabbé giusto». Un altro termine che compare praticamente in ogni chat è «scittare» (fumare o prendere in giro). Era una delle regole del gruppo Instagram (ora chiuso) di cui facevano parte i quattro amici genovesi. Il profilo si chiamava Official Mostri. «Mi mancate fratelli scittatori».