Cronache

Caso Grillo, "Volevo urlare ma ero bloccata. I ragazzi facevano da barriera"

La ricostruzione di Silvia dai pm: "Uno mi ha preso per i capelli e mi hanno messo la bottiglia di vodka in bocca"

Caso Grillo, "Volevo urlare ma ero bloccata. I ragazzi facevano da barriera"

Il caso del presunto stupro di gruppo ad opera di Ciro Grillo e dei suoi tre amici ai danni di una ragazza in vacanza in Sardegna nell'agosto 2019 continua a far discutere. Le indagini sono ancora in corso e si potrebbe andare ad un rinvio a giudizio per il figlio del garante del M5s e gli altri indagati, ma i legali della difesa hanno chiesto ulteriori interrogatori e i tempi potrebbero così ulteriormente slittare. Dai verbali della ricostruzione dei fatti da parte della vittima, Silvia, davanti ai pm emergono fatti nuovi. "Mi è venuto in mente di urlare, non è che non mi è venuto in mente, ma non riuscivo. Perché, - spiega Silvia - cioè, ero... più concentrata a tirarlo via o comunque... sì, poi c’erano anche gli altri.. ero in una situazione un po’ che mi vergognavo... Non lo so... mi sentivo.... Gli altri ragazzi - si legge sul Corriere della Sera - mi hanno fatto tipo da barriera». Quindi — è il resoconto del verbale — il ragazzo che aveva abusato di lei la trascina in bagno e continua a porta chiusa.

"Io in quel momento - prosegue il Corriere  - mi sentivo quasi come arresa...quando camminavo non sentivo i piedi per terra». Oppure: non è scappata perché «prendi e te ne vai... sì, ok. Però io avevo sotto la mia responsabilità Roberta, perché era mia ospite in Sardegna, no?». Quando parla del fatto che la costrinsero a bere vodka, per dire («Uno mi ha preso per i capelli e mi hanno messo la bottiglia in bocca») la pm obietta: «E tu le mani dove ce le avevi?». «Le mani ce l’ho giù. No eee... non ho reagito». «Come mai?». «Mi sono lasciata andare... un po’ per paura... un po’... perché non ci capivo più niente... non capivo veramente cosa mi stesse succedendo... una serata così confusa non l’ho mai vista. Cioè, non lo so sinceramente. In quel momento mi volevo lasciar andare e... non so, mi sentivo morire... dentro... vuota completamente. In più, cioè ero come... lascia fare quello che vogliono... non ce la faccio più a reagire». In un altro punto del verbale spiega che «poi ero anche terrorizzata, non sapevo cosa stesse succedendo, obiettivamente non te l’aspetti una cosa del genere".