Cronache

Cerciello, tutto da rifare. "I 2 americani non capirono la parola carabiniere"

Di Redazione Cronache

Le motivazioni della Cassazione, che ha bocciato la sentenza che stabiliva la responsabilità di Natale Hjorth per l'omicidio del vicebrigadiere Rega

Cerciello Rega, processo da rifare. La Cassazione "I due americani non capirono la parola 'carabiniere' a causa della lingua"

Molteplici e gravi lacune e palesi incongruenze e contraddizioni riscontrate nelle motivazioni. Per questo, lo scorso marzo la Corte di Cassazione ha bocciato la sentenza d'Appello che stabiliva la responsabilità di Natale Hjorth "per il suo concorso, consapevole e volontario, nell'omicidio del vicebrigadiere Cerciello Rega", condannandolo a 22 anni (24 per Finnegan Lee Elder). Secondo i giudici, che hanno disposto un appello bis per Hjorth per il concorso nell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso con undici coltellate il 26 luglio del 2019, e per Elder in relazione alle sole aggravanti e per la resistenza a pubblico ufficiale, le conclusioni sono "illogiche".

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Ritengono infatti che non sia dimostrato "al di là di ogni ragionevole dubbio". il fatto che gli imputati "pacificamente a digiuno della lingua italiana", avessero "compreso di essersi venuti a trovare di fronte a due carabinieri". "L'intenzione di portare avanti la colluttazione per impedire a Varriale (il collega carabiniere di Cerciello, ndr) di accorrere in aiuto del collega, attribuita dalla Corte di Assise di appello a Natale Hjorth nella sua valenza di elemento comprovante il concorso in omicidio - si legge - avrebbe dovuto essere, all'evidenza, messa a confronto con la testimonianza di Varriale, dalla quale parrebbe emergere una volontà diametralmente opposta dell'imputato, ossia quella di sottrarsi al controllo e fuggire, in coincidenza, tra l'altro, con la versione fornita dall'imputato medesimo".