Cronache
Comuni fuori controllo: dalla statua di Vergato alla piazza di Carpenedolo
Comuni italiani, la politica è fuori controllo. Spese inutili in diverse cittadine: dalle statue sataniche ai cestini della spazzatura da 1000 euro
COMUNI, DOVE LA POLITICA E’ FUORI CONTROLLO: DALLA STATUA DI VERGATO ALLA PIAZZA DI CARPENEDOLO
Dalle polemiche infinite sulle strade di Roma, agli arresti di Legnano, pare che amministrare un Comune sia forse il terreno più scivoloso che la politica possa percorrere. Se a livello nazionale un errore può essere recuperato mettendo a segno un buon colpo di propaganda, a un sindaco si perdona poco o nulla. Colpa delle conseguenze dirette di ogni provvedimento, ma - a volte -anche di un certo spirito di impunità che l’elezione diretta da parte dei concittadini può conferire. La stampa locale -in questo senso – ci regala spesso storie talmente singolari da meritare di essere diffuse. Allora ecco la vicenda della statua voluta da Sindaco di Vergato, bel bolognese, nella piazza del paese un Fauno che emette acqua dalla parti intime, considerato da alcuni qualcosa di peggio, addirittura una oscena rappresentazione satanica, ma di sicuro non di particolare gradevolezza estetica. Costo per il Comune 80.000 euro. Nulla di principesco, ma comunque soldi dei cittadini che di sicuro avrebbero potuto essere spesi per qualcosa di più utile e meno discutibile. Ma scorrendo le cronache locali, chi scrive si è imbattuto in qualcosa che non ha suscitato lo stesso clamore, giusto perché satana non c’entra, anche se qualche pensiero diabolico , dietro ci deve essere.
Accade a Carpenedolo, comune in provincia di Brescia, esattamente al confine con quella di Mantova. 13.000 anime, industrie, molti artigiani ed agricoltori.. Da quasi tre mesi sono in corso i lavori di rifacimento della piazza del paese: la classica piazza dove si affacciano la farmacia, l’edicola, i bar. Per carità, la piazza ha la sua importanza, ma dalle carte (sono consultabili liberamente) risulta che l’ammontare totale dei lavori si aggiri attorno al milione di euro. Quante statue di fauno saranno state previste? Nessuna, ma in compenso una pavimentazione in elegantissimo porfido al costo di 250.000,00 euro. O ancora preziose panchine per 65.000,00 euro. Per non parlare di cestini per i rifiuti del valore di 1.000,00 euro l’uno, evidentemente frutto di uno studio stilistico notevole. Probabilmente si è previsto che la piazza diventi così un’attrazione turistica a livello nazionale, visto che risulta nel progetto anche un lussuosissimo vespasiano nel quale ritirarsi dovrebbe essere davvero gradevole, visto lo stanziamento di 20.000 euro. Ad aggiudicarsi i lavori della piazza è stata una piccola ditta veneta, ma - come risulta anche da un esposto presentato alla Procura della Repubblica- dopo alcune settimane qualcuno in paese ha notato che - curiosamente – i manovali non sembravano proprio parlare con cadenza veneta e siano risultati essere in realtà dipendenti di un’altra azienda , bresciana, che aveva partecipato alla gara ma era stata esclusa. Sollevato il caso, nel giro di una notte pare sia cambiato repentinamente il personale In paese si fa notare che ci si poteva accontentare di panchine piu’ economiche in piazza e di un bagno pubblico più modesto, ma magari veder bonificata la Fossa Magna, opera fluviale che attraversa il paese, voluta 600 anni fa dai Visconti e ora ridotta, dimora di topi.
Oppure per rifare l’asilo del paese, edificio vecchio di un secolo, pare privo di un giardino adatto a far giocare i bambini. Sembra che far pervenire al primo cittadino le rimostranza sia difficile, poiché lavorerebbe addirittura in Cina. Troppi impegni? Forse, ma in un Comune vicino – quello di Desenzano - è stato presentato un esposto all’autorità anticorruzione perche’ pare che la’ sia stata assunta a tempo indeterminato come farmacista comunale la moglie proprio del primo cittadino di Carpenedolo, anche se a suo tempo bocciata al concorso pubblico : insomma il sospetto è di abitudini perlomeno un poco spavalde e non proprio impostate alla trasparenza. Anche su questo è stato presentato un esposto, all’autorità anticorruzione. Il fatto è che questo è solo un esempio. Di Comuni con amministratori discussi se non indagati, ve ne sono tanti, troppi . Certo è complesso rispondere alle esigenze concrete dei cittadini, soprattutto in tempi accettabili, ma tra l’immobilismo e la spavalderia ci sarebbe una via di mezzo che si chiama buona amministrazione . Che poi sarebbe il banco di prova vero e diretto per giudicare la buona politica.