Cronache
Venezia acqua alta, Conte su indennizzi e Mose: "Soldi a privati e negozi"
Emergenza acqua alta Venezia, Elisabetta Spitz commissaria del Mose
Venezia, acqua alta: Conte, intanto 5mila euro a privati e 20mila a esercenti
Giuseppe Conte ha dato le prime cifre sui rimborsi ai veneziani per i danni subiti con l'acqua alta di martedì notte. "Per quanto riguarda il ristoro dei danni - ha detto il presidente del Consiglio al termine della riunione in prefettura - ci sono due fasi: la prima consentira' di indennizzare privati ed esercenti commerciali fino ad un limite di 5 mila per i privati e 20 mila per gli esercenti". "Questi soldi potranno arrivare subito. Poi chi ha danni piu' consistenti li quantificheremo con piu' calma e ovviamente dietro istruttoria tecnica potranno anche essere liquidati quelli maggiori", ha aggiunto.
Venezia acqua alta, Conte: oggi in Cdm decreto emergenza e prime spese
"Nel Consiglio dei ministri di oggi adotteremo il decreto che dichiara lo stato di emergenza, come richiesto dal presidente della Regione". Lo ha confermato a Venezia il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "Questo - ha proseguito, al termine della riunione mattutina in prefettura - ci consentira' di varare gia' le prime dotazioni finanziarie per quanto riguarda le spese di primo soccorso volte a ripristinare la funionalita' dei servizi".
Venezia acqua alta, Conte: "Situazione drammatica, Mose in dirittura d'arrivo"
"Per Venezia c'è un impegno a 360 gradi, c'è una situazione drammatica in una città unica, ci dobbiamo essere". Lo ha dichiarato all'ANSA il premier Giuseppe Conte uscendo dall'hotel nel quale ha dormito stanotte. Alla domanda se l'impegno per finire il Mose basterà, "Speriamo, confidiamo di si', e' un'opera su cui ormai sono stati spesi tantissimi soldi ed e' in dirittura finale, ora va completata e poi manutenuta". E ai veneziani: "Siamo vicini a voi e speriamo di prevenire queste situazioni drammatiche, perche' non si ripetano piu'".
Venezia: De Micheli, Spitz sarà supercommissario per il Mose
La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli conferma a Radio Capital che il supercommissario per il Mose "sarà Elisabetta Spitz", ex direttore dell'Agenzia del Demanio.
Venezia: De Micheli, Mose partirà entro 2021 ma servono 400 mln
"Servono ancora 400 milioni per completare il Mose, i soldi ci sono, non sono fermi per la burocrazia". Lo ha detto Paola De Micheli, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervenendo alla trasmissione radiofonica Circo Massimo su Radio Capital. De Micheli a chi gli ha chiesto se il Mose entrerà in funzione entro il 2021, ha risposto: "L’obiettivo è quello, spero però che ci siano utilizzi parziali anche prima. Dobbiamo fare un grande lavoro tecnico sulla manutenzione straordinaria. Gli stanziamenti ci sono e vanno usati per questo. Spero che degli utilizzi parziali inizino anche prima". La Ministra ha poi spiegato che "per ora ci sono solo interventi di natura straordinaria sulle emergenze i primi giorni sono legati alle cose da fare per ripristinare il massimo della normalità possibile in queste condizioni. Gli interventi di risarcimento vanno prima valutati con i tempi tecnici di chi deve fare i sopralluoghi. Noi abbiamo individuato norme e leggi e alcune specifiche risorse per gli interventi sui privati. Si parla di danni incalcolabili ma in realtà noi non possiamo quantificare ora. Per la parte pubblica ci vorranno 15 giorni o 3 settimane un po’ di più per i privati. Per i privati non ci sarà il risarcimento al 100%. Non c’è uno strumento legislativo. Possiamo arrivare fino al massimo all’80% secondo la legge di bilancio 2016 e un intervento forfettario fino a 20 mila euro per chi ha avuto meno danni. Il 100% di risarcimento oggi nella legislazione è previsto solo per i terremotati”.
Quando le si chiede se quello degli ultimi giorni sia da considerare un evento eccezionale o la normalità la Ministra De Micheli dice “non sono in grado di fare una valutazione scientifica, anche se già l’anno scorso si era rischiato un evento di questa tipo, e questo avviene quando si incrociano un certo numero di fattori. Il tema vero è come proteggere Venezia. Va fatto in parte con il Mose che però è in grande ritardo. I collaudi dello scorso mese di ottobre sono andati parzialmente bene, ci sono state alcune aree di criticità”. "Il problema è che mentre si fanno i collaudi si devono fare già le manutenzioni perché un’opera che sta sotto al mare si deperisce molto di più rispetto a una che sta fuori”. Al commissario del Consorzio Venezia Nuova Giuseppe Fiengo che parla di 200 milioni fermi al Provveditorato di Venezia per cavilli burocratici e perché si possono pagare solo per saldo avanzamento lavori la Ministra De Micheli risponde che “il saldo avanzamento lavori è una tutela per chi paga le tasse, non è un cavillo burocratico ma una procedura corretta di garanzia per i soldi pubblici. Aggiungo che non sono 200 ma 400 milioni. 120 milioni sono destinati ai contenziosi legali”. Sul tema correlato delle Grandi navi De Micheli spiega che è stata a Venezia già quindici giorni fa “a fare dei sopralluoghi per capire dove mandarle. Siamo tutti d’accordo nel toglierle dal bacino di San Marco. Devo trovare una sintesi tecnica e per questo sono venuta per vedere con i miei occhi le soluzioni possibili. Nel Comitatone decideremo lo spostamento delle navi più grandi, sono 500 durante la stagione estive, e spero che per aprile sposteremo almeno il passaggio delle 200 più grandi per alleggerire la situazione di San Marco. Poi bisogna trovare la soluzione definitiva”.
Venezia: Zaia, “Mose non è opera Regione, servono ancora 400 mln"
“Mose non è un’opera della Regione Veneto e servono ancora 400 milioni di euro non ancora stanziati dal governo”. Lo ha detto Luca Zaia, presidente della regione Veneto, intervistato a Mattino24 su Radio24.“La Regione non c'entra nulla dal punto di vista operativo e di finanziamenti”, ha aggiunto spiegando che “sott'acqua abbiamo un investimento pari a 5 miliardi di euro. Si dice che è quasi ultimato e per metterlo in funzione ci vorranno 80/100 milioni di euro l’anno. Bisogna metterlo in funzione e vedremo se funziona. Abbiamo discusso con tutti i Governi per metterlo in funzione e tra l’altro Mose è un modello unico mai stato collaudato dal vivo, le paratie sono sott'acqua e c’è già la corrosione. Per realizzare l’opera ci vogliono risorse pari 400 milioni di euro che non sono ancora state stanziate dal Governo. Aspettare ancora fino al 2021 mi sembra tanto. Non sono ancora ben definite le motivazioni per cui ci siano ancora dei lavori da fare - ha concluso Zaia - quali siano esattamente e se la gestione è ben programmata, è un opera faraonica: sott’acqua ci sono dei grattaceli in cemento armato”.
Venezia: Comune rinvia di un mese scadenza pagamento Tari
La Giunta comunale di Venezia, in via straordinaria, si riunirà questo pomeriggio per adottare un provvedimento su indicazione del sindaco Luigi Brugnaro e predisposto dall’assessore al Bilancio e Tributi Michele Zuin, che dispone il posticipo, alla luce dell'eccezionale alta marea di questi giorni, dell’imminente scadenza della 4^ rata TARI prevista per il 16 novembre per tutti i cittadini e le imprese dell’intero Comune di Venezia. La nuova scadenza sarà fissata per il 16 dicembre.