Cronache
Giubileo, allarme terrorismo. Parla il presidente del Copasir
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Per quanto riguarda l'attività di intelligence è stato replicato su Roma il modello Expo che ha consentito che la manifestazione milanese si sia svolta in modo tranquillo e senza nessun evento con risvolti drammatici. Attività di intelligence a monte e operazioni delle forze dell'ordine a valle, un sistema coordinato che ha dato importanti risultati". Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, intervistato da Affaritaliani.it, spiega come si stanno muovendo gli 007 italiani in vista dell'imminente inizio del Giubileo a Roma.
"Il Giubileo è un evento che interessa prioritariamente Roma ma anche altri luoghi. É stata cioè definita una strategia policentrica che interessa anche tutti i luoghi importanti della vita cattolica o altri siti che potrebbero essere di interesse per chi vuole compiere atti terroristici. Ci si muove replicando il modello Expo, attività di intelligence a monte e azione delle forze dell'ordine a valle", spiega il senatore Stucchi.
"Ad oggi non c'è alcun particolare allarme specifico per il Giubileo, né sul fronte interno - quindi formazioni tipo quelle che hanno messo in difficoltà Milano lo scorso Primo Maggio, ovvero gli antagonisti - né sul fronte estero e quindi parliamo di minacce terroristiche straniere. Particolari evidenze ripeto che non ce ne sono. E' chiaro però che anche il minimo segnale viene attentamente analizzato".
"Papa Francesco, come è noto, è un esponente di uno Stato estero e quindi la sua incolumità viene garantita dai suoi uomini che si occupano della sicurezza del Vaticano in generale e del Pontefice in particolare. Certamente c'è una collaborazione con le forze dell'ordine italiane e un importante scambio di informazioni. Poi Papa Bergoglio è una persona molto aperta e imprevedibile a cui piace essere libero negli spostamenti e questo suo comportamento mette a volte in difficoltà gli uomini che lo devono proteggere. E' vero però, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, che così facendo il Papa crea però automaticamente difficoltà anche per coloro che dovessero pianificare un'azione per attentare alla sua incolumità".
"Al momento - conclude il presidente del Copasir - non ci sono evidenze particolari e specifiche legate alla pianificazione di possibili atti di stampo terroristico per il Giubileo, ma nessuno naturalmente può escludere che la situazione possa evolvere in una direzione non desiderata, ma si lavora tutti col massimo impegno per evitare che ciò accada. Ed è uno sforzo enorme perché, in un evento come Giubileo, lo ripeto in chiusura, qualsiasi sito religioso, noto o meno poco importa, al pari di altri luoghi ove vi sia un assembramento rilevante di persone sono da ritenere possibili target. Proprio per questo però sono anche i luoghi più analizzati e sorvegliati, grazie a una mappatura specifica, da intelligente e dalle forze dell'ordine".