Cronache

Coronavirus, anche i gatti possono essere positivi. Test sierologici a Vo'

A Wuhan il 10-15% dei felini domestici risulta contagiato: "Dobbiamo capire se trasmettono il virus"

Coronavirus, anche i gatti possono essere positivi. Test sierologici a Vo'

 

L'emergenza Coronavirus in Italia non riguarda più solo gli uomini ma anche gli animali. Da Wuhan in Cina arriva la notizia che il 10-15% dei gatti risulta sia sato contagiato, sia cioè positivo al Covid-19. Ecco che allora a Vò' Euganeo (Padova), uno dei centri più colpiti, dopo aver testato tutti gli abitanti si passa ai test sierologici sui felini domestici."Dobbiamo capire se trasmettono il virus". Dopo aver sottoposto a tampone per due volte i 3.300 abitanti, - si legge su Repubblica - adesso gli scienziati analizzeranno i loro gatti.

"Tutto nasce da alcuni studi fatti dai colleghi cinesi di Wuhan che dimostrerebbero come il gatto abbia i recettori per questo virus". spiega il professor Castagnaro. "Dopo l’infezione sono state trovate tracce di risposta anticorpale nei gatti cinesi, ciò significa che avevano avuto un contatto con il Covid 19 e che il loro corpo ha reagito. Alcuni studi condotti con le infezioni sperimentali dimostrerebbero come il gatto e il furetto siano gli animali che meglio replicano questo virus". Nella metropoli cinese il contagio sarebbe stato riscontrato nel 10-15 per cento dei felini appartenenti a soggetti positivi.

"Dal punto di vista pratico - prosegue - i prelievi cominceranno tra qualche giorno, giusto il tempo per capire dove e come farli. Il primo passo è capire come è girata la malattia tra i gatti veneti. Il passaggio successivo è capire quanto replicano il virus, per verificare se la carica possa avere un ruolo rispetto alla malattia dell’uomo". La materia è molto delicata, il rischio è un’impennata del numero di abbandoni. Massimo Castagnaro lo sa e per questo invita a non lasciarsi trasportare dagli allarmismi. "Tuttavia, è bene che la gente sappia: se c’è un individuo in quarantena si deve comportare con il proprio gatto nello stesso modo in cui si comporterebbe con le persone".