Cronache

Coronavirus, i numeri sono dalla nostra parte: "Crescita non esponenziale"

Ardelio Galletti, docente di matematica dell'Università di Napoli. "L'Italia sembrerebbe "adagiarsi" su una curva sempre più lineare"

 

Coronavirus, i numeri sono dalla nostra parte: "Crescita non esponenziale"

Il Coronavirus continua a far paura, soprattutto in Italia. Ma affidandosi alla fredda matematica e alla statistica, il quadro che emerge per il nostro Paese è meno drammatico. "La crescita non è esponenziale". A sostenerlo è uno che di numeri se ne intende. Ardelio Galletti, docente di calcolo numerico e matematica e statistica all'Università di Napoli Parthenope. "Attualmente - dice al Giornale - osserviamo che nei primi 11 giorni a partire dal terzo, in Italia, ogni 2 giorni il numero dei contagiati raddoppia o quasi. Se guardiamo ai dati degli ultimi giorni, dal 24 diciamo, in Italia abbiamo più che duplicato ma in Cina o nel mondo, no, abbiamo solo aggiunto il 17% con un aumento medio del 2% al giorno, mentre l'aumento medio iniziale era intorno al 40%».

L'Italia, insomma, sembrerebbe "adagiarsi" su una curva che non è esponenziale, o che è sempre meno esponenziale, e pare avere sempre più un andamento lineare. «Se prendiamo i dati a blocchi di 10-11 giorni, in ognuno osserviamo un andamento esponenziale, ma se guardo all'insieme la base tende a diminuire e quindi la propagazione sembra stia rallentando, a mio avviso principalmente per effetto delle misure di contenimento".

Provando a trarre conclusioni, emerge questo: «L'andamento italiano - prosegue - è simile a quello cinese o con uno sviluppo più attenuato. In Italia dopo 11 giorni siamo arrivati a 2.500 contagi, nel mondo al giorno 11 erano 10mila e un mese dopo circa 80mila, ovvero solo 8 volte di più. Se avessimo un andamento analogo, io credo che andremmo sui 20mila".