Cronache

Coronavirus, mai così pochi nuovi casi. Ma il numero dei morti non cala: 575

Ricciardi: "Certa seconda ondata in autunno". 2.563 nuovi guariti

"Una seconda ondata di epidemia in autunno, più che una ipotesi è una certezza. Fino a quando non avremo un vaccino ci saranno nuove ondate o, speriamo, tanti piccoli focolai epidemici che andranno contenuti. Quello autunnale e invernale, come nel caso dell’influenza, è il periodo in cui una combinazione di eventi climatici, comportamentali, immunologici fa si che il virus possa riemergere. Per questo è molto importante non accelerare le riaperture: in caso contrario la seconda ondata invece di averla più avanti rischiamo di subirla prima dell’estate.”

Lo dice Walter Ricciardi, Professore ordinario di Igiene e medicina preventiva, rappresentante italiano nell'executive board dell'Organizzazione mondiale della sanità e consulente del governo per il Covid-19 in una intervista rilasciata al giornale ilcaffeonline.it“Possiamo senza retorica dire che” le scelte azzardate di alcuni leader politici mondiali “sono responsabili degli effetti sui loro popoli. Se ci sono stati più morti rispetto ad altri è perché le decisioni sono state prese o in modo tardivo o in modo sbagliato. L’esempio più eclatante è quello della Gran Bretagna e degli Stati Uniti, dove i governi non hanno ascoltato i consiglieri scientifici e hanno reagito in maniera estremamente ritardata”.

Di contro, “in paesi come la Corea del Sud, la Finlandia e la Germania, dove c’è una linea di comando unica e un rapporto diretto tra politica sensibile e istituzioni ben funzionanti, le cose vanno meglio”.“Fino a quando non registreremo una immunità di gregge provocata favorevolmente dal vaccino, avremo una lunga fase di convivenza col virus. Speriamo che sia una convivenza di mesi e non di anni, ma ci troveremo di fronte a una nuova normalità. La misura più importante sarà il distanziamento fisico, la distanza tra le persone che non sono certe del loro stato immunologico. Naturalmente questo stato potrà essere conosciuto e tracciato meglio attraverso una diagnostica più estesa e mirata e grazie all’uso delle tecnologie. Non c’è dubbio che i paesi che hanno reagito meglio sono quelli che hanno utilizzato meglio le armi della diagnostica e delle tecnologie. Su questo ho invitato da diversi giorni i miei colleghi e i decisori ad agire con più rapidità rispetto a quanto fatto finora”.

 

La Lombardia “in questo momento ha una condizione epidemiologica di particolare gravità. Certamente in miglioramento ma di particolare gravità. Tra i paesi europei è la regione che in questo momento ha maggiori problemi. Non l’Italia, ma la Lombardia. Mi sembra non saggio immaginare delle aperture a prescindere dal valutazioni oggettive delle condizioni epidemiologiche”.

 

Coronavirus, Borrelli: oggi i casi positivi sono 106.962 (+355) - I casi di positività al coronavirus sono ad oggi 106.962: 355 in più rispetto a ieri. E' quanto ha reso noto il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel consueto punto stampa sull'emergenza coronavirus. Il numero totale dei casi, che include anche le vittime e i guariti, da inizio pandemia si attesta a quota 172.434 (3.493 in più rispetto a ieri).

Coronavirus, Borrelli: da ieri 575 decessi - Sono 575 le vittime di covid-19 registrate nelle ultime 24 ore secondo i dati forniti dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel consueto punto stampa delle 18. Il totale dei decessi sale a quota 22.745. Mpd 20200417T182006Z

Coronavirus, Borrelli: oggi guariti 2.563 - Da ieri si contano 2.563 nuovi guariti. Il numero totale sale così a 42.727. Sono i dati diffusi dal capo della Protezione Civile, Angelo Borreli, nel consueto punto stampa delle 18. "E' il numero più alto in assoluto da inizio emergenza", ha detto. Mpd 20200417T181940Z

Coronavirus, Borrelli: 2.812 pazienti in terapia intensiva - I pazienti di covid-19 in terapia intensiva sono ad oggi 2.812, 124 in meno rispetto a ieri. E' il dato fornito dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel consueto punto stampa delle 18. Dei 106.962 attualmente positivi, ha precisato, 25.786 sono ricoverati con sintomi, 2.812 in terapia intensiva e 78.364 in isolamento domiciliare.