Cronache

Coronavirus, Remuzzi: "L'Iss parla di 92 scenari perchè non sa che succederà"

"Sbagliato non riaprire le scuole e lasciare i bambini dai nonni. Bisogna dire la verità agli italiani"

Coronavirus, Remuzzi: "L'Iss parla di 92 scenari perchè non sa che succederà"

Mentre l'Italia si avvia verso la "fase 2", il Coronavirus continua a tenere sotto scacco l'intero Paese, l'emergenza non è finita. Ma su quello che ci attende il professor Giuseppe Remuzzi direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, sembra essersi fatto un'idea, bacchettando i suoi colleghi dell'Iss. "Il loro dossier - spiega al Corriere della Sera - prende in considerazione 92 scenari possibili. Ma tra 92 e zero, è uguale. Significa non avere idea di quello che succederà. Che è la pura verità, e andrebbe detta. Non lo sa nessuno. Se prevedi che tutto, ma proprio tutto vada male, si avrà un numero importante di ricoveri in terapia intensiva. Ma non quello (150 mila), al quale si arriva solo sovrastimando in modo abnorme la popolazione anziana in Italia. Lo scenario peggiore non è impossibile, ma anche a livello statistico è molto improbabile".

"Per la fase due - prosegue Remuzzi al Corriere - occorre innanzitutto dire la verità. Gli italiani devono avere ben chiaro che riaprire significa avere quasi automaticamente un certo numero di nuovi malati. E non stiamo parlando di poche decine. A giugno è possibile che ci sia una ricaduta, potrebbe succedere. Ma non con lo scenario peggiore. Dovremo gestirla con la capacità di adattare la risposta, soprattutto isolando subito le persone contagiate. Adesso sappiamo come si fa".

"Sbagliato tenere chiuse le scuole - conclude Remuzzi - i bambini non si infettano. I loro genitori, più o meno giovani, difficilmente sviluppano malattie importanti. Invece noi lasciamo le nuove generazioni a casa dai nonni. Un altro modo di mescolare. A mio avviso, un grave errore".