Cosenza, tutti in ferie. Non c'è la navetta dall'aeroporto, caos turismo
Turisti a Cosenza? Difficile a Ferragosto e dintorni… Non ci sono le navette dall'aeroporto di Lamezia: personale in ferie
Probabilmente agli organi di stampa è sfuggito quanto sta accadendo in Calabria con riferimento alle ferie del personale dell’A.M.A.CO. (Azienda per la Mobilità nell’Area Cosentina) S.p.A. impegnato nel servizio, denominato “Al Volo”, di collegamento mediante navette su prenotazione tra l’aeroporto di Lamezia Terme e la città di Cosenza.
In particolare l’A.M.A.CO. – società per azioni a totale partecipazione del Comune di Cosenza – ha comunicato sul sito internet del servizio in questione l’indisponibilità dei propri mezzi per il periodo intercorrente tra il 15 e il 20 agosto a cagione delle ferie del personale.
Cosicché – in disparte i residenti nell’hinterland della città bruzia, che devono rientrare dall’aeroporto limitrofo ovvero raggiungerlo – i turisti in arrivo a Lamezia e interessati, seppur diretti altrove nelle più rinomate località balneari o montane calabresi, a visitare Cosenza e le sue bellezze, privati del più comodo ed economico vettore verso il capoluogo, saranno inevitabilmente dissuasi dallo scegliere il luogo patrio di Bernardino Telesio per una rapida puntata.
Come si concilia l’operato dell’A.M.A.CO. con le politiche di promozione ed incentivazione del turismo culturale attuate dalla municipalità cosentina?
Cosenza, con il suo museo a cielo aperto (che ospita sculture di valore inestimabile) e le sue pinacoteche, con i suoi monumenti e le sue chiese, è una città che vale davvero la pena di visitare.
L’attrazione di flussi turistici non si compie soltanto attraverso le politiche culturali in senso stretto ma anche per mezzo dell’implementazione di infrastrutture e connessioni, specialmente quando esse (come nel caso di specie) possano dipendere dagli enti di gestione della cosa pubblica.
Non si discute il sacrosanto diritto alle ferie degli autisti (e degli impiegati, in generale) di A.M.A.CO.; piuttosto, salvo ogni necessario approfondimento del caso, è da stigmatizzare il fatto che non siano stati correttamente e tempestivamente pianificati i turni dei dipendenti onde scongiurare il fermo del servizio in un periodo di punta per il turismo. Né varrebbe un’eventuale giustificazione circa l’esiguità dell’organico, a maggior ragione da integrarsi con la stipulazione di contratti di lavoro transitori (atti nondimeno a offrire posti di lavoro, per quanto temporanei, a lavoratori disoccupati).
E’ auspicabile che si individuino e perseguano eventuali responsabilità da parte del Sindaco Occhiuto e della giunta da lui guidata. Ma, soprattutto, è da augurarsi che situazioni simili non si ripetano nel futuro; altrimenti, saranno vanificati tutti gli sforzi di chi meritoriamente cerca di valorizzare le risorse culturali di Cosenza.
Avv. Prof. Mario Tocci
Docente di Legislazione dei Beni Culturali
DiSSUeF Università di Sassari e DSU Università di Napoli “Federico II”