Cronache
Ddl penale, insorge l'Anm: "Indagini sulla mafia a rischio"
"Ferma contrarieta'" dell'Anm al testo del ddl di riforma del settore penale, attualmente all'esame della Camera. Sul testo originario del disegno di legge la magistratura associata aveva gia' manifestato "forti riserve" in occasione dell'audizione davanti alla Commissione Giustizia e oggi rileva che "per effetto degli emendamenti approvati in sede di esame da parte della stessa Commissione, il testo risulta addirittura gravemente peggiorato".
Secondo il sidnacato delle toghe, "la previsione di un termine di tre mesi successivo alla durata massima delle indagini costituisce un danno gravissimo all'attivita' investigativa e in particolare alle indagini piu' delicate e complesse, comprese quelle per terrorismo, mafia, corruzione e criminalita' economica". "E' impossibile - osserva ancora l'Anm - anche solo immaginare che, conclusa la fase investigativa, in tre mesi la polizia giudiziaria possa ascoltare migliaia di intercettazioni e redigere informative complesse e il pubblico ministero e il gip possano esaminare voluminosi fascicoli e scrivere articolate richieste e ordinanze cautelari nei confronti di numerosi indagati. Ancora una volta - sottolinea il sindacato delle toghe - emerge il tentativo di risolvere il problema dell'eccessiva durata dei processi non con riforme strutturali ma imponendo termini illusori che nessuno potra' rispettare"