Desirée, due senegalesi in stato di fermo per stupro e omicidio volontario
In corso di identificazione altri sospetti che avrebbero agito di concerto con i due fermati, sprovvisti di documenti regolari
Il giallo della morte della sedicenne Desirée Mariottini, drogata, violentata e quindi uccisa nel quartiere di San Lorenzo a Roma, potrebbe essere a una svolta decisiva.
Le Forze dell'Ordine hanno infatti posto in stato di fermo due uomini di origine senegalese, sprovvisti di documenti regolari. I due si chiamano Mamadou Gara, 26 anni, e Brian Minteh, 43.
Tutti e due sono accusati di cessione di stupefacenti, violenza sessuale di gruppo e omicidio volontario. Ma secondo le indagini i due non avrebbero agito da soli, bensì in concerto con altre persone in corso di identificazione. Gli interrogatori dei sospettati sono portati avanti dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal sostituito procuratore Stefano Pizza.
Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato San Lorenzo, coordinati dalla Procura di Roma, la vittima, trovata morta nella notte compresa tra giovedì 20 e venerdì 21 ottobre, sarebbe stata drogata nel pomeriggio del 18, quindi - in stato d'incoscienza - stuprata dal branco di aguzzini che ne avrebbero causato poi la morte sopraggiunta nella notte del 19.
SALVINI: “GRAZIE ALLE FORZE DELL’ORDINE. I VERMI PAGHERANNO LA PROPRIA INFAMIA”
“Due immigrati clandestini fermati stanotte per lo stupro e la morte di Desirée, altri due ricercati. Grazie alle Forze dell’Ordine, farò di tutto perché i vermi colpevoli di questo orrore paghino fino in fondo, senza sconti, la loro infamia”. Lo dichiara il ministro dell’Interno Matteo Salvini
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