Cronache

"Diego Maradona è stato ucciso". Sette persone indagate, rischiano 25 anni

Si aggrava la posizione del neurochirurgo Luque e della psichiatra Cosachov. Il capo d'imputazione è diventato "omicidio volontario"

"Diego Maradona è stato ucciso". Sette persone indagate, rischiano 25 anni

Diego Armando Maradona non è morto per malattia, ma è stato un omicidio volontario. E' questa la convinzione dei pm che indagano sulla morte del Pibe de Oro. Secondo il tribunale di San Isidro, titolare della delicata inchiesta «l’operato dei medici curanti è risultato inadeguato, inefficiente e pericoloso per la salute del paziente". Il capo d'imputazione - si legge sulla Stampa - si aggrava per i 7 indagati, ora si tratta di omicidio volontario e la possibile pena detentiva può arrivare a 25 anni di carcere. Si va dal neurochirurgo Leopoldo Luque, che ha operato Maradona per rimuovergli un ematoma al cervello tre settimane prima della morte, alla psichiatra Agustina Cosachov. Oltre a loro c’è uno psicologo, due medici generalisti e due infermieri: non possono lasciare l’Argentina e saranno chiamati a prestare testimonianza a fine mese nell’inchiesta che, non potrebbe essere altrimenti, è seguita con estrema attenzione da tutto il Paese.

La posizione di Luque e della Cosachov - prosegue la Stampa - è aggravata da ulteriori capi di imputazione. Il primo è accusato di falsificazione di documento per aver adulterato la firma di Maradona in documenti e atti notarili, la seconda di mala prassi medica per aver affermato che Diego si trovasse «lucido, vigile e attento» nella casa dove era stato portato per la convalescenza; secondo gli inquirenti la Cosachova non lo ha mai visitato in quel periodo. «I medici – si legge nel responso della commissione medica – hanno ignorato i segnali di rischio per la vita del paziente». Il più grande idolo nazionale abbandonato a sé stesso, proprio quando aveva più bisogno di essere aiutato.