Cronache
Droga, arrestato l’ultimo della Banda della Magliana Marcello Colafigli
L’anziano boss comandava una batteria di pusher nel quartiere dove 40 anni fa era nata la Banda
Roma, maxi blitz antidroga: arrestato Marcello Colafigli, l’ultimo big della Banda della Magliana. A 70 anni controllava ancora lo spaccio
Maxi operazione dei carabinieri contro un gruppo criminale con base logistica nella Capitale. Su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno eseguito 28 misure cautelari (11 in carcere, 16 ai domiciliari e un obbligo di firma). Per gli investigatori, a capo c'era uno dei promotori storici della Banda della Magliana, Marcello Colafigli, che nonostante in regime di semilibertà, sarebbe riuscito a pianificare cessioni e acquisti di ingenti quantitativi di droga dall'estero mantenendo rapporti con esponenti della 'ndrangheta, camorra e della mafia foggiana.
Le 28 persone sono accusate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, di tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale. Dalle indagini, avviate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e dirette dalla Dda di Roma nel giugno 2020, è stata accertata l'esistenza del sodalizio criminale, con base logistica nella Capitale e operativo nell'area della Magliana e sul litorale laziale, capeggiato - secondo gli investigatori - da Marcello Colafigli, riconosciuto insieme a Franco Giuseppucci, Enrico De Pedis, Maurizio Abbatino e Nicolino Selis, come uno dei promotori del gruppo criminale della Banda della Magliana. Gravato da più ergastoli, è stato condannato, tra l'altro, per il sequestro e l'omicidio del Duca Massimo Grazioli Lante della Rovere (considerata l'azione con cui la Banda ha iniziato la propria attività criminale) e l'omicidio, come mandante, di Enrico De Pedis.