Cronache
Ecomafia, report Legambiente sulla criminalità ambientale. Campania in testa
Il nuovo rapporto realizzato da Legambiente mette in fila dati e numeri sulle illegalità ambientali
Ecomafia, il rapporto di Legambiente: il ciclo del cemento
Anche nel 2022 i numeri dell’attività di controllo e repressione delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto ci raccontano una regione pesantemente condizionata dal ciclo illegale del cemento. Fatti i calcoli, i numeri sono impressionanti La Campania conquista il triste primato a livello nazionale con 1.747 reati in aumento (erano 1237 lo scorso anno), con 1.855 persone denunciate, 9 arresti e ben 283 sequestri. La Provincia di Avellino conquista, per il secondo anno consecutivo, lo scudetto del cemento illegale con 445reati(erano 389 lo scorso anno). Vicecampione d'Italia è la Provincia di Napoli con 356 reati, quarta la Provincia di Salerno con 261 reati accertati segue Caserta al ventesimo posto con 99 reati. Chiude Benevento con solo 41 reati. Parliamo di un concentrato di interessi che accanto al rilevante capitolo che riguarda i fenomeni illegali negli appalti, ad alimentare la filiera illecita del calcestruzzo c’è l’abusivismo edilizio che, nonostante si mantenga su livelli pressoché costanti ormai da qualche anno, vede sorgere comunque migliaia di nuovi abusi ogni anno. Abusi che, stante l’esiguo numero di abbattimenti compiuti dai Comuni, si sommano a quelli precedenti e restituiscono la fotografia di un Paese che soprattutto nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa ha le sue “fondamenta” nel ciclo illegale del cemento.