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Cronache

Femminicidio in Italia, un fenomeno ancora in crescita

Daniele Rosa

7 milioni di italiane hanno subito violenza. Nel nord ricco e industriale la maggiore percentuale di casi

Femminicidio in Italia, un fenomeno ancora in crescita

'Laura, 20 anni, mamma di due bambini, uccisa a coltellate nel siracusano dal compagno e gettata in un pozzo’ è l’ennesimo femminicidio perpetrato, denunciato e scoperto nel nostro paese.

Nonostante una forte presa di coscienza della pubblica opinione sulla brutalità di questi crimini purtroppo il fenomeno non pare rallentare.

Femminicidi in aumento in Italia. Oltre 100 uccise nel 2017

Lombardia, Veneto, Campania ed Emilia Romagna sono le regioni, secondo il rapporto Eures , che hanno mostrato il più significativo numero di femminicidi nell’anno passato.

Su un totale di oltre 114 femminicidi il Settentrione è infatti stato interessato per oltre la metà ( 52%) ed il trend è in aumento di quasi il 30%. Pure nel Centro del Paese la tendenza è al rialzo. Al contrario pare che al momento al Sud il fenomeno non abbia mostrato segnali di crescita.

L’area della famiglia è, nella maggior parte dei casi, il perimetro entro cui vengono consumati questi omicidi. Omicidi che nascono soprattutto quando prendono il sopravvento sensazioni che evidenziano disagio, possesso, gelosia o isolamento. I partner sono, nella maggioranza dei casi, gli autori di questi crimini.

Un altro dato significativo è quello che indica come, oltre un terzo delle vittime, abbia più di 64 anni. Il 20% è tra i 35 e i 44 anni, il 18% tra i 45 e 54 anni.

Femminicidi in Italia. 7 milioni di donne violentate in Italia

Ma non è tutto. La violenza alle donne viene perpetrata non solo con l’atto estremo dell’omicidio, ma si rileva nella vita di tutti i giorni con episodi di violenza fisica o sessuale, molestie, stupri o strattonamenti.

Quasi 7 milioni di donne italiane, praticamente una su tre ( oltre il 30%), fra i 15 i 70 anni, hanno denunciato di esserne state oggetto. E le donne straniere , secondo il rapporto, sono quelle che maggiormente si rivolgono ai centri anti violenza. Il 17% contro l’11% delle denunce fatte dalle italiane.

 

Ascolto attivo delle denunce, controlli seri post denuncia, azioni preventive di dissuasione da parte delle forze di polizia sui potenziali criminali, pene certe e severe sugli omicidi sono questi i cardini per riuscire nel breve periodo a contenere il fenomeno. 

Per il medio/lungo periodo invece sono l’istruzione e la cultura le carte vincenti attraverso le quali si potrà  cambiare alla radice l’atteggiamento maschilista e violento nei confronti della donna.