Cronache
Figli costretti a lavorare per gli usurai per saldare i debiti delle famiglie
Per pagare parte del debito, lo strozzino chiede di impiegarli nell’azienda di un prestanome. Spesso genitori disperati e pieni di debiti accettano
Figli costretti a lavorare per gli usurai per saldare i debiti delle famiglie
L'emergenza Coronavirus non è finita in Italia, ma a preoccupare adesso è la crisi economica in cui è precipitato il Paese. Sono tante le aziende in crisi e le famiglie in difficoltà e spesso per disperazione per avere denaro ci si rivolge agli usurai, ma queste persone - si legge su Avvenire- sono spietate, come emerge dalla denuncia choc del presidente della Camera di Commercio di Caserta, De Simone: "Se ci sono ragazzi in età da lavoro, anche minori, lo strozzino chiede di impiegarli nell’azienda di un prestanome" Figli dati in pegno agli usurai per lavorare in nero e pagare i debiti della famiglia. È uno dei raccapriccianti modi di estinzione dei prestiti – o meglio per perpetuarli all’infinito – che stanno utilizzando gli strozzini in questi ultimi mesi. A partire dalla quarantena, che ha reso ancora più drammatiche le condizioni di tante famiglie indebitate fino al collo.
"Sono i figli a pagare spesso per le loro famiglie. Non ho nomi da indicare, ma dai racconti di molti operatori economici, schifati da quello che sta avvenendo, ho la certezza che il fenomeno dell’usura è cresciuto in maniera esponenziale in questi ultimi mesi di chiusura totale e non si è arrestato – spiega ad Avvenire il leader della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso De Simone –. Ci sono famiglie che mandano i loro figli, le loro figlie a lavorare per saldare i debiti. Sono costrette ad accettare".