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“Sono completamente disinibita. Mi spoglio, è una cosa naturale. All’inizio utilizzavo la nudità come provocazione, per far arrabbiare i miei, che sono pudicissimi. Ora invece è espressione della mia libertà, del mio essere aperta. Un simbolo dell’odio verso il moralismo. Sono nuda e nemmeno lo so, in un certo senso”. Parole e musica di Bianca Balti, la supermodella lodigiana, che presenta così il primo servizio fotografico in cui compare completamente senza veli, sul numero di GQ Italia in edicola dal 14 giugno, di cui è protagonista con una delle tre copertine. La top model dice la sua sul cinema (“No ai cinepanettoni. Checco Zalone? Non andrei con lui neanche se fosse l’ultimo uomo sulla terra”), su Donald Trump (“A Gesù non sarebbe piaciuto”), su papa Francesco (“lo vorrei incontrare. Ce l’ho anche tatuato qua, sotto il seno: Saint Francis. Dice le cose che avrebbero dovuto dire gli altri”). Ma ad essere molto eloquente è anche il servizio fotografico firmato da Vincent Peters: “Agli uomini piacciono il seno e il sedere, no? Quindi mi son detta: Bianca, facciamoli vedere. Tra l’altro sto allattando, e ho un décolleté fantastico. E in più, quando avevo posato per Playboy non mi avevano fotografato il 'lato B'. Circostanza che Karl Lagerfeld non ha apprezzato. Lui dice che nel mondo della moda è il più bello. L’unico non palestrato”.
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