Cronache
Giulia Cecchettin, il papà da Fazio lancia il suo libro: "Gli uomini cambino"
Gino Cecchettin a Che tempo che fa per lanciare il libro dedicato alla figlia uccisa da Filippo Turetta e in uscita martedì
Omicidio Giulia Cecchettin, il papà da Fazio per presentare il suo libro
Gino Cecchettin torna ospite da Fabio Fazio a "Che tempo che fa" domenica 3 marzo sul Nove e in streaming su discovery+. Dopo la laurea alla memoria in ingegneria biomedica ottenuta da sua figlia, Gino Cecchettin parla del suo libro “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia” (Rizzoli), una lunga lettera-appello scritta a 4 mani con Marco Franzoso dedicata alla figlia di 23 anni, Giulia Cecchettin, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta.
Oggi sui principali quotidiani italiani si trovano delle anteprime con degli estratti del libro, in uscita martedì 5 marzo. "In questi primi giorni tremendi ogni tanto, la sera, dopo che Davide ed Elena sono andati a letto, mi ritrovo sul divano, immobile, a fissare la televisione spenta davanti a me. Il dolore mi pone la domanda a cui non so rispondere: perché? Non riesco a trovare una risposta che mi plachi e mi consoli", si legge per esempio su La Stampa.
E ancora: "Mettere a tacere la rabbia e dare un senso al dolore con quella tua grazia tranquilla che infondevi in tutte le cose. Voglio impararla da te, questa grazia. Voglio farne tesoro, deve diventare il mio faro, la mia luce in queste tenebre. Trovo la forza di resistere e lottare solo se riesco a riportare in vita quanto di bello con la tua innata semplicità mi hai regalato. Quanta gioia hai portato in questa casa fin dal giorno in cui sei arrivata".
Su Repubblica invece si legge un altro passaggio: "Ora che possiamo vedere meglio le cose è giunto il momento di costruire un’alleanza tra i sessi, anziché consolidare la prevaricazione dell’uno sull’altro. Dobbiamo puntare a una cultura della riconciliazione più che a quella del riscatto. Parto da me. Mi sento chiamato in causa, in quanto uomo, maschio. E voglio iniziare rispondendo alla domanda: come posso io, proprio in quanto uomo, modificare o, anzi, migliorare le cose?"