Cronache
Grillo jr: ecco le accuse contestate dalla procura ai 4 indagati
La deposizione della ragazza stuprata che accusa anche l'amica: "L'ho svegliata e le ho detto degli abusi, ma lei non ha fatto niente"
Svolta nel caso Grillo. La procura di Tempio Pausania ha, infatti, depositato oggi un nuovo avviso di conclusioni delle indagini che ridisegna i capi d’imputazione di Ciro Grillo, figlio di Beppe, e degli altri tre ragazzi coinvolti nella vicenda. Sentite le parti, i magistrati hanno deciso di riformulare le accuse relative al secondo episodio contestato: quello relativo ai genitali appoggiati sul volto dell’amica della ragazza che li accusa di stupro, mentre dormiva.
Le fotografie non consentivano di definire le responsabilità di ognuno dei ragazzi, cosa che è stata appunto possibile grazie agli interrogatori. Su questa base, tale episodio viene contestato solo a tre dei ragazzi (Grillo, Lauria e Capitta), mentre Consiglia viene escluso, in quanto non presente al momento dei fatti. Rimane però per tutti la contestazione del reato di stupro e a questo punto si attende che la Procura formuli la propria richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione nei confronti dei quattro indagati.
Il caso e i verbali degli interrogatori
Il caso Grillo non smette di regalare colpi di scena. Emergono adesso i verbali dell'interrogatorio dell'accusatrice, la ragazza italo-norvegese che accusa Ciro, il figlio di Beppe, e suoi tre amici di averla stuprata. "I problemi sono iniziati - si legge sulla Verità - quando siamo andati a letto. Uno dei tre, Corsiglia, mi ha preso per i capelli indirizzandomi la testa verso il suo pene, dicendomi cagna apri la bocca e mi chiedeva di fargli sesso orale. Inizialmente ho resistito poi continuava a farmi violenza e a tenermi per i capelli e ho ceduto. Mi ha anche penetrata. Dopo 10 minuti mi ha spinta nel box doccia tenendomi per il collo e mi ha ancora penetrata. Mi dimenavo e cercavo di liberarmi dicendogli che era un animale, uno stronzo, ma lui continuava" "A quel punto - prosegue la ragazza nel verbale - ho cercato di svegliare la mia amica dicendoleche mi avevano violentata e che volevo andare via.
Ma lei - prosegue la Verità - non ha fatto niente. Ho dovuto ripeterle più volte che volevo andare via. Solo a quel punto lei si è alzata e mi ha chiesto che cosa volessi fare. A quel punto intervenne un altro dei ragazzi, Vittorio Lauria, che nonostante io gli dicessi che un loro amico mi aveva violentata e che loro non erano intervenuti, ha cominciato a provarci. Poi verso le 9 del mattino mi hanno fatto bere la vodka, afferrandomi per il collo. Poi mi hanno portata nel letto matrimoniale e mi hanno stuprata. Ero in posizione quadrupede, Vittorio mi spingeva il pene in bocca e due da dietro mi penetravano a turno, dicendosi dai ora tocca a me, per 6 0 7 volte. Mi sbattevano il pene in erezione sulla schiena e mi tiravano schiaffi sulle natiche e sulla schiena. Da quel momento non ricordo più nulla, ho perso conoscenza".