Cronache

Helena Janeczek vince lo Strega, ma "fa politica"

Marco Rossi

La scrittrice aveva anche appoggiato l'inizia di Saviano

Helena Janeczek ha vinto meritatamente il premio Strega, con il bel romanzo La ragazza con la Leica. La Janeczek è nata a Monaco di Baviera da una famiglia di ebrei tedeschi ed ha la cittadinanza italiana da molti anni essendo stata naturalizzata.

La storia narrata nel romanzo è quella di Gerda Taro (vero nome Gerta Pohorylle) una giovane e bella fotografa tedesca di Stoccarda proveniente da una famiglia di ebrei polacchi, scomparsa durante la guerra civile spagnola e famosa soprattutto per essere la compagna del fotografo ungherese Robert Capa.

La scrittrice, in diverse interviste dopo la vittoria al prestigioso premio, non ha parlato solo di letteratura, ma prendendo lo spunto dal suo romanzo ha allargato il campo alla politica, affermando che quanto sta succedendo ora nel mondo, e cioè disoccupazione, crisi di valori, crisi economica le ricorda, ad esempio nel caso greco di Alba Dorata, quanto accaduto negli anni ’30 in Germania.

Un paragone che può essere vero solo in parte, perché in effetti la crisi economica ha prodotto il populismo, ma da questo ad allargare il campo ad altri possibili inquietanti scenari, ce ne passa. Essendo una cosa il sovranismo, contrapposto al mondialismo (che la crisi ha provocato) ed altro il nazismo.

Recentemente la Janeczek ha appoggiato l’appello anti - Salvini di Roberto Saviano per riaprire i porti ai migranti.