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Cronache
Igor, ignorato il suo numero di cellulare. Ora il killer sarebbe in Brasile

"Igor è fuggito in Brasile"

Solo pochi giorni fa il comandante dell'Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette ha dichiarato che ci sono centinaia di uomini impegnati nella caccia a Igor. Il killer di Budrio però continua a sfuggire alle forze dell'ordine da quasi 4 mesi. Ma ora emergono particolari inquietanti. Secondo il Corriere della Sera, a fine giungo la procura di Bologna avrebbe ricevuto una nota riservata dello Sco che sosterrebbe che "una fonte confidenziale attendibile" avrebbe notizie importanti sulla sua presenza, in un Paese del Sudamerica. La procura, prosegue il Corriere, avrebbe chiesto maggiori dettagli e viene spiegato che un agente è stato inviato in Brasile per approfondire la dritta della fonte confidenziale e che però, proprio quando l’inviato è arrivato laggiù la polizia carioca ha arrestato la fonte. Chiaramente resta un mistero, se la pista fosse confermata, il modo in cui Igor sia riuscito a scappare da una zona piena di forze dell'ordine e arrivare dall'altra parte del mondo.

"Ignorato il numero di cellulare di Igor"

Ma le rivelazioni sul caso Igor non si fermano qui. Un'altra voce viene riportata sempre dal Corriere della Sera. Circa un anno fa, infatti, gli inquirenti sarebbero entrati in possesso del numero di cellulare del killer di Budrio. Il tutto sarebbe avvenuto in seguito a un litigio con gli altri membri della sua banda. I suoi complici lo scaricano e fanno il suo nome agli inquirenti fornendo anche il suo numero di cellulare che viene messo agli atti. "Viene emessa un'ordinanza", scrive il Corriere. "Se fosse catturato e condannato, con i precedenti che ha rimarrebbe in carcere per almeno altri dieci anni. Ma nessuno lo cerca. Zero tentativi per individuarlo, nemmeno i più semplici". Il numero di cellulare fornito dagli ex complici sarebbe rimasto attivo per mesi. "Bastava metterlo sotto controllo, localizzarlo". Invece poi Igor ha ucciso. Ed è ancora libero.

Killer ricercato: fine 'effetto Igor', torna lotta a nutrie

Dopo quasi 4 mesi sfuma 'l'effetto Igor', che aveva bloccato di fatto i controlli e le operazioni di abbattimento delle nutrie nelle campagne del Mezzano, interessate dalle ricerche per il latitante Igor Vaclavic alias Norbert Feher, accusato di tre omicidi. E' il prefetto di Ferrara Michele Tortora, infatti, a chiedere la ripresa delle attivita', con una nota ufficiale alla Polizia provinciale e agli altri soggetti preposti. "Procedere con piena operativita' all'attivita' di controllo e limitazione della popolazione delle nutrie - si legge - in particolare nelle aree del Mezzano interessate dai servizi di presidio e vigilanza da parte delle forze dell'ordine, finalizzate alla ricerca del noto latitante". Gli interventi di contenimento erano stati sospesi da quando l'area era stata dichiarata 'zona rossa', dopo che l'8 aprile era stato ucciso Valerio Verri, guardia ecologica volontaria, e l'agente provinciale Marco Ravaglia gravemente ferito, durante un servizio di pattugliamento anti-bracconaggio.

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