Cronache

Il Caffè Greco non chiude, l'Ospedale Israelitico vuole cambiare gestione

Di Redazione Cronache

L'Ospedale Israelitico, padrone dell'immobile del locale: "Non permetteremmo mai la chiusura di un bene culturale come l’Antico Caffè Greco"

Caffè Greco, Costa: “Cederna lo avrebbe espropriato con indennizzo. Intervengano Rocca e Gualtieri

"Se fosse ancora vivo il grande Antonio Cederna, siamo sicuri che tratterebbe il caso del Caffè Greco al pari delle grandi battaglie per i beni culturali e comuni di Roma: come ad esempio Villa Ada Savoia. Promuoverebbe, come fu, una legge per l'esproprio con indennizzo per pubblica utilità. Superando pastoie e quisquiglie di natura privatistica da separazione dei beni o, al peggio, di natura condominiale".

"Ma il Caffe’ Greco", continua, "è al pari di un museo e contemporaneamente 'opus vivum' di cultura materiale e del lavoro; dunque quel che penso è che gli enti territoriali di prossimità più vicini, come Comune di Roma e Regione Lazio, una volta ribaditi tutti i vincoli del Ministero della Cultura, provvedano alla acquisizione del caffè greco, magari assicurando la gerenza e la continuità a chi da anni prosegue questa tradizione famigliare".

"Intervenga il sin troppo silenzioso Sindaco Gualtieri assai impegnato per altre vicende al limite tra il pubblico e il privato come lo Stadio della A.S. Roma! Il Caffe’ Greco è questione di urgenza e necessità al pari del Casino dell'Aurora Ludovisi o dei 40 ettari della tenuta Gerini sull'Appia antica!".

"Eserciti, dunque, la propria moral suasion anche il Governatore Rocca", continua Costa, "così attento alle vicende della Sanità romana: sia attento per il presente e per il futuro delle attività storiche del centro di Roma a rischio chiusura/estinzione: Fondazione pubblico-privata Comune di Roma e Camera di Commercio di Roma, tipo FAI, capace di agire sul mercato, mirante ad acquisire direttamente o per lascito testamentario proprietà di mura e/o arredi storici antiche attività, con garanzia di continuità della gerenza o, nel caso, messa a bando", così ha dichiarato Andrea Costa, Presidente del Comitato Roma 150, intervenendo alla conferenza stampa contro la chiusura del Caffè Greco di via Condotti