Cronache

Greta Thunberg, narcisista patologica: dottorato onorario senza meriti

L'opinione di Giuseppe Vatinno

L'’unico grande merito di Greta è stato quello di marinare regolarmente la scuola

Credere più ad una marinatrice professionale di scuola, una bighellona per intenderci, invece che nella Scienza, fa parte proprio di quella “perversità dell’Occidente” che se non fermata infetterà il mondo intero. Solo qualche giorno fa, non un pericoloso destro, ma Franco Prodi, il fratello di Romano aveva lanciato un accorato appello alla gente, agli scienziati a reagire contro lo strapotere mediatico di Greta Thunberg. 

I Cambiamenti climatici, nel merito tecnico, sono un problema molto complesso di idrofluididinamica dell’atmosfera, un fenomeno regolato da formidabili equazioni differenziali non lineari alle derivate parziali che solo per capirle necessitano decenni di studio, altro che le banalità generate da una mente eccitata e solitaria come quella della folletta svedese.

Studiando a fondo il fenomeno si scopre che i Cambiamenti climatici sì ci sono, ma non sono tutti generati dall’azione antropica. E questo è un punto fondamentale per i decisori politici accorti. Perché esagerare in senso ecocatastrofista può mettere in ginocchio l’economia mondiale gettando nella povertà milioni di persone. Ora Greta da Kazzenberg sarà paragonata a Santa Teresa di Lisieux, o magari a Santa Teresa d’Avila o meglio ancora a Santa Caterina da Siena oppure a Ildegarda di Bingen.

Questo dottorato offende la ragione ma anche il prestigio della Chiesa Cattolica che dovrebbe intervenire a riguardo. Senza contare il giochetto che Università poco note e poco prestigiose - come quella di Helsinki - fanno costantemente: regalano dottorati a persone famose (anche per dubbi meriti, come è il caso di Greta) per averne poi un immediato e sicuro ritorno di immagine, in un gioco perverso la cui vittima principale è la serietà. Greta Thunberg non ha alcun merito. È solo una sfruttatrice (fortunatissima) di eventi favorevoli: solo qualche anno prima l’avrebbero rinchiusa in un manicomio gettando le chiavi.