Cronache
Il libro di Ruby: "La danza del ventre per Silvio col vestito di Gheddafi"
La donna, ora che il processo si è chiuso, svela tutto: "Balletti sexy e spogliarelli, qualche notte dormivo lì. Ero affascinata da Berlusconi"
Il libro di Ruby: "Le colazioni la mattina successiva con Silvio..."
Il processo che ha preso il suo nome si è concluso con un nulla di fatto, tutti assolti, il fatto non sussiste. Così adesso Ruby Rubacuori può svelare ogni dettaglio di quelle cene ad Arcore. Nel suo libro "Non sono una prostituta" che esce proprio oggi, la ragazza ripercorre i momenti chiave di quelle serate in compagnia di Silvio Berlusconi, gli amici e le "Olgettine". Come andavano le cose a quei tempi lo racconta Karima el Mahroug. Il libro - riporta Il Messaggero - inizia così, con il racconto del primo appuntamento con Silvio Berlusconi ad Arcore: "Il presidente - svela Ruby - mi offrì il posto accanto a lui e gli occhi addosso delle altre ragazze un po' mi mettevano in imbarazzo. Iniziò la cena e mi fu chiesto di presentarmi: avevo la risposta già collaudata: "Mi chiamo Ruby Hayek, sono metà egiziana e metà brasiliana, ho ventiquattro anni. Mia madre è una cantante molto famosa in Egitto». In realtà è nata in Marocco e cresciuta in Calabria. Ma il suo fascino esotico funziona.
"Io - prosegue Ruby nel suo racconto e lo riporta il Messaggero - mi sono esibita ballando la danza del ventre più di una volta, indossando un vestito regalato al presidente da Gheddafi - ricorda - Ballare con un vestito così prezioso mi inorgogliva, mi faceva sentire importante. Speciale". I dopocena, racconta, erano frizzanti. "C'erano esibizioni, balletti sexy, travestimenti, spogliarelli. Alcune volte sono rimasta ospite per la notte. Era molto piacevole perché, al mattino, il momento della colazione era il più interessante. Lontano dagli schiamazzi, il presidente raccontava la sua vita, discuteva di temi a me molto lontani, ne ero affascinata. Quello che non sopportavo era il clima di avidità che si respirava. Non mi sapevo spiegare, e rimane per me un mistero anche adesso, come facesse a fidarsi di tutte quelle persone o a volerle intorno".
KARIMA EL MAHROUG. LA SUA VITA IN UN LIBRO
"Questa sentenza investe tutta la mia vita e me la restituisce, è destinata a me, anche se parla solo di Ruby, un’invenzione. Ho deciso di raccontare la mia storia, la donna che sono diventata, il perché delle mie scelte per essere finalmente ascoltata, vista davvero. Ho aspettato e rispettato i tempi della giustizia e nel frattempo sono diventata grande".
A parlare è Karima el Mahroug, a pochi minuti dalla sentenza emessa dal Tribunale di Milano per il processo Ruby ter, a tredici anni esatti da quel 14 febbraio 2010, la data che ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo della sua vita. La sentenza l’ha assolta con formula piena perché il fatto non sussiste. Karima è finalmente libera di raccontare la sua vita. È disponibile su Amazon e su www.karimaillibro.it, a partire da oggi 16 febbraio, Karima, la biografia scritta dalla giornalista Raffaella Cosentino: un racconto intimo e onesto con il quale Karima El Mahroug vuole liberarsi finalmente delle etichette e scrollarsi di dosso il personaggio di Ruby Rubacuori, per affermare la propria identità di donna oggi e di bambina ieri.
Un libro che intende essere un gesto di libertà, di affermazione di sé stessa per fare chiarezza dopo anni di mancate tutele, di sguardi accusatori e pregiudizievoli, di supposizioni e calunnie. Quella di Karima el Mahroug è la storia di una ragazza arrivata in Italia dal Marocco, in fuga da un ambiente familiare maltrattante. Karima è stata molte cose: una ragazza che ha lavorato come cubista, come panettiera, come venditrice ambulante dall’età di nove anni; una ragazza scappata da 18 comunità; una ragazza che frequentò la casa di Arcore del Presidente Silvio Berlusconi. Ma MAI ha fatto la prostituta.
Con questa biografia, Karima si riappropria dei suoi ricordi, mettendo in luce le difficoltà che ha dovuto affrontare sin dalla più tenera età. La realtà è quella di una giovane di soli diciassette anni travolta da un’ondata mediatica senza precedenti. Se l’opinione pubblica, davanti a casi che vedono il coinvolgimento di minori, tende ad attivare meccanismi empatici, nel caso di Karima – Ruby Rubacuori per i più – non è stato lo stesso. È ora il momento, a chiusura del processo Ruby ter, di de-responsabilizzare la vittima, di tutelarla. Ed è lei, adesso donna e madre, a farlo.
"Ho atteso i tempi della giustizia, ho incassato gli insulti, non sono andata in cerca di popolarità. Adesso però vorrei semplicemente raccontare la mia vita. Lo faccio così, con un libro pubblicato nella più ampia libertà dell’autopubblicazione. Lascio Ruby al suo destino che un giorno la storia, mi auguro, saprà collocare e raccontare. Io, Karima, raccolgo la mia vita e vado oltre".
SCHEDA LIBRO
KARIMA EL MAHROUG. Di nazionalità marocchina, vive a Genova, conosciuta come Ruby Rubacuori nell’ambito dello scandalo Bunga Bunga che ha coinvolto Silvio Berlusconi e da cui sono nati tre processi denominati Ruby uno, Ruby due, Ruby ter.