Ilva, Cassese e Vallascas (M5s): "Il Pd strumentalizza il caso per attaccarci"
ILVA, CASSESE / VALLASCAS (M5S): OGGI IN COMMISSIONE PD STRUMENTALIZZA ILVA PER ATTACCARCI. I FATTI CI DANNO RAGIONE
“Oggi in Commissione Attività Produttive il Sottosegretario Crippa ha risposto alla interrogazione del deputato del Partito Democratico Benamati sull’ILVA di Taranto. Al suo posto avremmo ritirato l’interrogazione, soprattutto alla luce del parere fornito recentemente dall’Anac e del procedimento avviato dal Governo per valutare l’eventuale annullamento della gara per la cessione dell’azienda. Cullarsi sugli allori della retorica, come continua a fare il PD, che è tra i responsabili della drammatica vicenda che riguarda questa realtà, non paga, così come non paga nascondere che se siamo arrivati fino a questo punto è grazie agli ultimi 6 anni di decreti che hanno aggravato il problema invece di risolverlo”.
Questo il commento dei deputati Gianpaolo Cassese e Andrea Vallascas appena usciti dai lavori di Commissione. “Benamati o è poco informato sui fatti oppure li utilizza strumentalmente per attaccarci, omettendo che già nella riunione con le organizzazioni sindacali del territorio che ci fu nei giorni precedenti alla formazione dell’Esecutivo, a cui fa esplicito riferimento nella interrogazione, noi portavoce del Movimento 5 stelle evidenziammo le gravi criticità presenti nel contratto di cessione. Un contratto che, è bene ricordare, fino a quel momento fu tenuto immotivatamente secretato dal governo in carica, sia alle istituzioni che agli stessi sindacati e che riuscimmo a recuperare con una semplice visura camerale pochi giorni prima dell’incontro” precisa il deputato pugliese Cassese e aggiunge: “Non si tratta certamente di attestarsi il merito di aver capito che troppe erano le ambiguità su cui fare luce, troppi i punti poco chiari su cui indagare, come anche il Ministro Di Maio ha evidenziato in Aula recentemente.”
“E’ innegabile però che le criticità sul contratto da noi evidenziate stanno avendo un riscontro – dai termini per la definizione del piano ambientale, alle non garanzie sulla stabilità occupazionale, alla possibile lesione del principio di libera concorrenza, alla poca chiarezza sullo svolgimento dei rilanci delle offerte di gara - cosa che chiarisce con evidenza, qualora avessimo dubbi, il perché l’allora Ministro Calenda ha fatto il possibile per chiudere l’accordo sulla cessione dell’ILVA prima dell’insediamento del nuovo Governo" concludono i parlamentari del M5S.