Infermiera killer attraverso FB: supporto a Grillo, agli animali e ai bambini
L'infermiera killer di Saronno Laura Taroni: ecco cosa postava su Facebook
La vicenda di Leonardo Cazzaniga (60) medico “amante della letteratura greca” (non poteva mancare) e dell’infermiera Laura Taroni (40) di Saronno è agghiacciante, di quelle che provocano i peggiori istinti populisti tra l’opinione pubblica.
La coppia di amanti diabolici eliminava, questa l’accusa, i pazienti con cocktail letali.
Non solo. La donna avrebbe eliminato il marito, il suocero, la madre e progettato addirittura di fare fuori i figli.
Per la nonna invece ci sono problemi, “non vuole essere cremata. Non abbiamo più neanche i maiali”.
La procura indaga anche i colleghi del medico per omessa denuncia e favoreggiamento.
In genere si utilizza, in questi casi, il condizionale ma le intercettazioni telefoniche lasciano purtroppo ben poco possibilità di interpretazione.
La “signora” intercettata diceva a suo figlio:
“Io ogni tanto ho questa voglia di uccidere qualcuno. Tu somigli a tuo padre e ti ammazzerò”.
Una storia terribile di deliri e impunità -il medico soleva ripetere “io sono dio”- per cui la pubblica opinione richiede il ritorno della pena capitale.
Premesso che non voglio fare alcuna speculazione né politica né umana voglio però portare all’attenzione dei lettori aspetti ancora non trattati giornalisticamente e questo grazie a quell’enorme contenitore di fatti che sono oggi i social network ed in particolare FaceBook.
Questo strumento ci permette di “conoscere” l’apparente normalità di una assassina psicopatica.
Il profilo della Taroni è ancora attivo e scorrendolo ci si può fare una interessante idea della psicologia dell’assassina seriale.
Intanto ecco come si presenta su FB:
(Foto Facebook)
Cagnone d’ordinanza e -nell’immagine piccola- immagine tenerella con l’altro assassino, l’amante.
Quello che emerge è il solito profilo dedicato agli animali e addirittura ai bambini, segnali francamente di una umanità perduta, di un odio viscerale per i propri simili, di una attitudine criminale congenita.
Il profilo è infestato di richiami a giochini ed applicazioni dall’esemplificativo titolo “criminal case” come l’ultimo postato solo ieri:
(Foto Facebook)
Segue l’appello di sensibilità animale sui canili e bimbi stuprati e relativi commenti:
(Foto Facebook)
(Foto Facebook)
Scorrendo il profilo ci si fa l’idea di una personalità asociale che fa dell’antipolitica il suo cavallo di battaglia fino ad appoggiare più volte esplicitamente il Movimento Cinque Stelle:
(Foto Facebook)
I commenti degli altri utenti sono significativi e rivelano che il limite della tolleranza sociale è stato ampiamente superato e che queste persone che sembrano normali ed anzi dotate di una apparente sensibilità verso gli “indifesi” come bambini ed animali sono in realtà l’esatto contrario e proprio queste fanatiche aperture possono essere una valida spia per capire la loro personalità contorta e deviata.
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