L'assenza giustificata per le ragazze col ciclo fa discutere. Il caso Ravenna
Il preside del liceo in questione: "Segno di attenzione ai bisogni delle studentesse". Il professore Arduini di ginecologia: "Misurare il dolore è complicato"
Ravenna, il "congedo mestruale" fa discutere. Favorevoli e contrari
Da un liceo artistico di Ravenna arriva un'iniziativa destinata a far discutere e che divide. Le studentesse del Nervi-Severini che soffrono di disturbi mestruali certificati - si legge sul Corriere della Sera - potranno avere uno sconto sulle assenze. Lo ha deciso il consiglio di Istituto accogliendo con dieci voti favorevoli e tre contrari una proposta delle rappresentanti degli studenti. Coloro che soffrono di «dismenorrea», questo il termine scientifico, possono presentare il certificato medico una sola volta per anno scolastico e si vedranno sottrarre fino a due giorni al mese dal conto delle assenze. Dal punto di vista pratico questa delibera serve a evitare che, cumulando queste assenze ad altre dovute a cause diverse, le studentesse rischino di superare il numero necessario per la validità dell’anno scolastico.
Lo spiega - prosegue il Corriere - il preside del liceo Gianluca Dradi: "Attraverso questi provvedimenti comunichiamo alle studentesse e agli studenti che la scuola riconosce i loro problemi e i loro bisogni e intende, nei limiti del possibile, affrontarli per creare un ambiente accogliente e inclusivo". Ma Domenico Arduini, professore di ginecologia e ostetricia a Tor Vergata spiega le criticità di questa misura: "Chi si trova a dover certificare la dismenorrea dovrebbe farlo in base alle informazioni della ragazza che in buona fede potrebbe tendere a ingigantirle. Ci sono scarse possibilità di valutare il dolore la cui entità dipende dalla sensibilità individuale, da come questa condizione viene vissuta dal punto di vista psicologico. Non esistono parametri oggettivi".
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