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Liguria, Toti si affida a Cassese. "Il suo arresto è incostituzionale"

Di Redazione Cronache

Per l'ex giudice della Consulta, interpellato dai legali della difesa, la misura è sproporzionata

Liguria, Cassese in difesa di Toti: "La misura è sproporzionata". Il precedente di Pittella

Giovanni Toti dovrà restare ai domiciliari, questa la richiesta della Procura davanti ai giudici del Riesame in merito all'inchiesta che ha coinvolto il governatore della Liguria accusato di corruzione. Ma la difesa del presidente non ci sta e ritiene che misure alternative, venuta meno la possibilità di inquinamento probatorio, possano riequilibrare la situazione: vale a dire il divieto di dimora a Genova, che manterrebbe, per la legge Severino, e la sospensione dall'incarico istituzionale di presidente (analoga misura era stata adottata nel caso dell’ex governatore lucano Marcello Pittella, poi assolto dalla Cassazione con formula piena). In soccorso di Toti interviene l'ex giudice della Corte costituzionale Sabino Cassese: "Un corretto bilanciamento- valuta Cassese e lo riporta La Verità - deve tenere conto anche del buon andamento dell’amministrazione, della volontà popolare espressa attraverso le elezioni e del principio di non colpevolezza fino alla condanna definitiva".

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Il presidente della giunta regionale, ha spiegato Cassese, "svolge funzioni cruciali. La continuità delle sue attività è fondamentale per il buon funzionamento dell’amministrazione regionale". E la custodia cautelare impedisce "lo svolgimento delle funzioni del presidente, causando effetti negativi sul funzionamento della Regione e sui diritti degli elettori". Cassese apre la strada alla necessità di chiedere "un giudizio di costituzionalità". Il problema giuridico - prosegue La Verità - è che la legge impone al giudice di applicare la misura meno afflittiva (ma sufficiente) e gli permette però di scegliere quella più afflittiva. In conclusione, secondo Cassese, "le misure cautelari devono essere proporzionate non solo in relazione ai fatti, ma anche considerando l'impatto sull'amministrazione, il rispetto della volontà popolare e i diritti dei terzi".