Mafia: "Talpe di Messina Denaro", arrestati due investigatori
MAFIA:ARRESTATI UFFICIALE DIA E CARABINIERE: AVREBBERO RIVELATO NOTIZIE SU MESSINA DENARO
Mafia: "Talpe di Messina Denaro", arrestati due investigatori
Torna nuovamente alla ribalta, dunque, nell'inchiesta della procura di Palermo sulle presunte talpe che avrebbero favorito Matteo Messina Denaro, Antonio Vaccarino, ex primo cittadino di Castelvetrano, noto anche come Svetonio, lo pseudonimo che utilizzava per dialogare con "Alessio", il boss latitante. Scrive il gip Piergiorgio Morosini: "I rapporti intessuti dal Vaccarino - secondo il materiale investigativo alla base della richiesta cautelare - sono risultati caratterizzati dall'inquietante intreccio di relazioni non solo con ambienti certamente mafiosi ma anche con chi, rispetto a quegli stessi ambienti, dovrebbe essere fermo antagonista per ruolo e compiti istituzionali". Vaccarino e' stato arrestato stamattina assieme a due militari dell'Arma, il tenente colonello Marco Zappala' in forza alla Dia di Caltanissetta e l'appuntato Giuseppe Barcellona. All'appuntato viene contestato l'accesso abusivo al sistema informatico mentre al colonello Zappala' la divulgazione di notizie riservate. Mentre all'ex sindaco Vaccarino viene contestato il favoreggiamento aggravato a cosa nostra. Le indagini sono state effettuate dal Ros dei carabinieri e coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Francesca Dessi' e Pierangelo Padova.
"Si rammenti che il protagonista terminale della sequenza dei reati di cui all'imputazione provvisoria e' l'uomo d'onore Vincenzo Santangelo, coimputato - prosegue il gip - di Antonio Vaccarino e condannato (dal tribunale di Marsala il 26 maggio '95, ndr) entrambi quali componenti sia della famiglia mafiosa di Castelvetrano sia di traffico di sostanze stupefacenti".Se la rivalsa era il "fine" di Vaccarino che - si legge - ha avviato una propria battaglia personale allo scopo di ottenere una rilettura critica di una stagione giudiziaria (cioe' quella apertasi all'indomani delle predette stragi) che, a suo dire, lo aveva visto vittima di una "persecuzione" ordita dal collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara, molto piu' "oscuri" apparivano invece i motivi per il quali Zappala' intrattiene rapporti con Vaccarino: "non e' infatti allo stato legittimamente spiegabile il perche' l'Ufficiale della Dia di Caltanissetta - e' scritto nel provvedimento di 50 pagine- abbia instaurato rapporti con soggetti che si muovevano in contesti territoriali lontani dalla giurisdizione del suo ufficio e, come si vedra', si sia addirittura prestato a rivelare al Vaccarino (che poi riferiva al mafioso Vincenzo Santangelo) notizie coperte da segreto investigativo, essendo peraltro Zappala' ben conscio del profilo criminale dell'ex sindaco castelvetranese".
Commenti