Cronache

"Maltempo in Emilia Romagna? Il clima non c'entra, colpa degli amministratori"

di Antonio Amorosi

Strade sbriciolate, città allagate, crostoni crollati. Le opere hanno cent’anni. I dirigenti locali: "Prendetevi in silenzio quello che avete scelto" – VIDEO

Come si spiega, ingegner K?

“E’ l’idea paternalistiche di sinistra che i cittadini non capiscano niente e gli enti locali non debbano avere risorse vere da spendere, obbligatoriamente per proteggere il territorio che 'si fa' manutenzione da solo. Bisogna invece fare manutenzione, opere nuove di ingegneria, non chiacchiere”. 

Anche il fatto che per 20 anni non ci sono state piogge incessanti, e quindi le poche risorse destinate sono state spostate altrove per il consenso, produce i risultati che vediamo o no?

“Certo, si è dato tutto in mano a società private di diritto pubblico che non hanno alcun interesse a fare nulla, foriere di sedi, di incarichi, di denaro, di politici trombati che non fanno nulla e non sono tenute a fare nulla. Ma guardi il territorio di montagna della provincia di Bologna. Ci sono cavi elettrici della luce o del telefono che attraversano i boschi, con gli alberi appoggiati sopra. Siamo messi così. Negli enti pubblici c’è gente che non sa la differenza tra un palo della luce e un albero, piene di sessantottini che parlano di fantasie, di stronzate, che danno i coefficienti di sicurezza e fanno filosofia perdendo di vista le frane, le alluvioni, i terremoti. C’è un ingegneria fatta di chiacchiere”. 

 

Dirigente C, lei che pensa di quanto sta accadendo?

“Anche le strade che si sbriciolano, quando piove, non è normale”

Ho sentito in tv qualcuno che facendo vedere le immagini non si poneva la stessa domanda. Strade distrutte per due giorni di pioggia?

“Lasci stare le parrucchiere che conducono i programmi tv, con tutto il rispetto per le parrucchiere, oramai la tv ha questa qualità. Chiedetelo alle cooperative che mettono l’asfalto e fanno le strade in Emilia Romagna e ai loro amici nei Comuni, non a me”

Ma lì dove c’è stata l’esondazione a Bologna, il torrente Ravone, devono far passare il tram…

“Ma il tram è subacqueo, si sa. Il Ravone è stato interrato e prima non aveva mai dato problemi, intrappolato in un canale di cemento perché puzzava, ora ci si meraviglia che cerchi uno sfogo?”

Sono crollati molti argini ma è prevedibile se sai ‘quanto’ pioverà?

“Oggi noi prevediamo, dalle tecnologie che abbiamo, quanta acqua cade, conosciamo la portata di quel torrente e di quell’altro, un ingegnere idraulico dovrebbe prevedere e invece… è una sorpresa. Un piccolo esempio per capire: se il sindaco di Bologna dice che nel corso del Ravone hanno trovato un frigorifero, perché la gente butta la roba e il corso si intasa, la mia domanda è: perché non sei andato a pulire prima o non l’ha fatto un altro ente? Lo scopri adesso che è intasato? Si fanno ancora le manutenzioni?”

Hanno multato, con 800 euro, un signore che ha coperto una buca lasciata lì per mesi, l’Italia è questo...

“A Bologna 200 euro di multa a uno che faceva la grigliata e poi la gestione del territorio è questa che vediamo. Non c’è niente da fare. Alla gente dai da bere quello che ti pare, basta gestire i media. I problemi oggi sono se dire cari ragazzi o ragazze con la schwa o senza, con l’asterisco o meno, il problema di genere per non offendere, mica il dissesto idrogeologico. Ora prendetevi quello che avete scelto ma in silenzio per favore. Spiace solo per chi non ha responsabilità”.