Cronache

Il "Vicinato" di Bresson in disfacimento: le rovine tra i Sassi di Matera

di Nino Sangerardi

Lo scatto epocale che racconta un mondo sommerso senza identità e storia minime, entrato nel cuore e nell’occhio di generazioni vecchie e nuove. GALLERY

Il Municipio ratifica il nuovo elaborato procedurale, svolge il bando assegnato il 5 aprile 2005 al Consorzio Stabile Novus spa di Napoli. Dopo il via libera a una variante progettuale,8 febbraio 2007, i lavori si scontrano con alcune problematiche. Soprattutto le iniziali 72 unità immobiliari diventano 41 destinando le aree rimanenti ad altro utilizzo.

Si registrano anche soppressioni e riavvio delle attività lavorative fino al blocco del 29 luglio 2011. A metà 2012 il Consiglio regionale concede a sindaco e assessori di Matera la modifica del “Programma residenziale Sassi” mentre il Ministero Beni culturali esprime, 11 novembre 2013, parere favorevole alla mutazione tecnico-architettonica. Il nulla osta della Regione Basilicata viene recapitato nel capoluogo materano il 20 maggio 2014. Passano ventiquattro mesi e a febbraio 2016 riprendono i lavori a cura di una società facente parte del Consorzio Stabile Novus. Operazioni che vengono interrotte la mattina del 19 dicembre 2016, e mai più riprese.

L’assessore regionale alle Infrastrutture il 30 giugno 2017 convoca i referenti di Comune e Ater e Direzione dei lavori. Sollecita i vertici politici comunali, in qualità di soggetto attuatore, a “giustificare l’operato sinora condotto e definire le condizioni con le quali si intende proseguire nel procedimento”. Il 30 agosto 2018 la Giunta regionale riconvoca Comune e Ater e Direzione dei lavori. Nel corso dell’incontro si notifica quanto accaduto dal 2002 al 15 luglio 2018: importo del contratto-atti aggiuntivi euro 5.571.567,28, importo a consuntivo delle spese sostenute euro 2.999.921,21, credito dell’impresa euro 26.996,21.

Presidente e assessori regionali constatato che “alcuna proposta precisa è stata presentata con l’obiettivo di addivenire alla ripresa delle attività—visto anche che il dirigente regionale Ufficio edilizia comunica che il Comune di Matera non ha individuato una valida soluzione per la definizione dell’intervento—a tutela del pubblico interesse si propone la nomina di un Commissario ad acta”. Quest’ultimo deve verificare lo stato del progetto, acclarare le motivazioni della mancata conclusione delle mansioni appaltate e eventuali responsabili, constatare se sussistono le condizioni tecniche amministrative e legislative per riesumare il Piano edilizio.

Diversamente scatta la revoca del finanziamento residuale. Flavia Franconi, vicepresidente della Giunta regionale, il 15 marzo 2019 designa il Commissario ad acta nella persona dell’ing. Guido Loperte del Dipartimento infrastrutture mobilità ufficio protezione civile della Regione Basilicata. Durata dell’incarico, sessanta giorni. Quando le varie entità istituzionali pubbliche lucane inizieranno i lavori in merito alla residenza fotografata settantadue anni fa da Henri Cartier Bresson? Ah, saperlo.