Cronache
Mattarella difende la legge Merlin: "Tappa di liberazione della donna"
Festa delle donne, il discorso di Mattarella al Quirinale tra mimose e cambio della guardia al femminile: "Nessuna tolleranza per schiavitù sessuale"
8 marzo: celebrata al Quirinale giornata internazionale della donna
E' stata celebrata al Palazzo del Quirinale la Giornata Internazionale della Donna, dedicata quest'anno al tema "Mai piu' schiave". La cerimonia, trasmessa in diretta da Rai1 e condotta da Nicole Grimaudo, si e' aperta con la proiezione di un filmato prodotto da Rai Cultura seguito dall'intervento della giornalista e scrittrice Anna Pozzi sul tema della tratta di esseri umani.
La conduttrice ha intervistato due ragazze vittime della tratta e il Maggiore Pilota Ilaria Ragona, in occasione dei 20 anni dall'introduzione del servizio militare femminile. Ha quindi portato la sua esperienza il Sostituto Procuratore presso il Tribunale ordinario di Catania, Lina Trovato, specializzata nelle indagini contro il traffico di esseri umani. La cerimonia e' proseguita con l'intervento del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Vincenzo Spadafora.
Nel corso della celebrazione la cantante Simona Severini ha eseguito i brani "Freedom" e "Futura". Al termine il Presidente della Repubblica ha pronunciato un discorso. In precedenza, nella Sala degli Specchi, il Presidente Mattarella e il Ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, Marco Bussetti, avevano consegnato i premi agli studenti vincitori del concorso nazionale dal titolo "Mai piu' schiave", promosso dal MIUR.
Erano presenti alla cerimonia il Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il Presidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi, rappresentanti del governo, delle istituzioni, della politica, della cultura e della societa' civile. Al femminile, come di consueto, la Guardia d'Onore del Palazzo del Quirinale.
8 marzo: al Quirinale mimose e cambio della guardia al femminile
Nello spazio antistante l'ingresso del palazzo, dove alle 11 prenderà il via la Cerimonia alla presenza del Capo dello Stato, è stato collocato in semicerchio un trionfo di mimose per accogliere ospiti e invitati. Inoltre, il cambio della guardia, affidato ai Lancieri di Montebello, oggi è tutto al femminile.
Nel Salone dei Corazzieri, invece, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presiederà alla cerimonia ufficiale della Giornata internazionale della Donna.
8 Marzo: Mattarella, auguri a donne sono a comunità nazionale
"Fare gli auguri alle donne, in realtà, vuol dire rivolgerli all'intera comunità nazionale. Perché la componente femminile è parte, oltre che essenziale, decisiva della nostra società". Apre così, Sergio Mattarella, la celebrazione al Quirinale per la Giornata internazionale della Donna.
Ricorda, il Presidente della Repubblica, che "per questo l'8 Marzo si celebrano valori di fondo della nostra vita in comune" e ribadisce che "la condizione femminile è uno di quegli elementi che attestano il grado di civilità raggiunto da un Paese".
Donne: Mattarella, nessuna tolleranza per schiavitù sessuale
Il tema delle celebrazioni al Quirinale per l'8 Marzo e' quest'anno quello delle donne rese schiave e costrette a prostituirsi e Sergio Mattarella lo sottolinea per osservare che "si tratta spesso di uno sfruttamento ignobile a danno di donne, speso minorenni, provenienti dalla povertà più estrema, da contesti di guerra, da terre aride, che finiscono nelle reti di crudeli trafficanti di persone".
Il Presidente della Repubblica punta il dito contro le "mafie transnazionali che lucrano sul corpo e sull'animo delle donne" e si rivolge a Stefania e Hope, ospiti della cerimonia al Quirinale, e che portano letteralmente anche sul loro corpo - fin nella stessa voce - i segni di questo dramma, ringraziandole "per la loro coraggiosa e sofferta testimonianza" e dicendosi "orgoglioso della loro presenza".
"Lo sfruttamento sessuale delle donne - scandisce il Capo dello Stato - è una pratica criminale purtroppo diffusa. E' bene chiamare questa condizione con il nome appropriato: schiavitù. Si tratta dell'infame schiavitu' del nostro secolo". Contro questo fenomeno, dice ancora Mattarella, "nessun compromesso e' accettabile, nessuna tolleranza può essere mascherata da realismo o opportunismo". E se dunque "stroncare il traffico è compito delle forze di polizia, dei magistrati, delle istituzioni nazionali e degli organismi internazionali, tutta la società civile - è il richiamo - è chiamata a fare la propria parte, agendo con responsabilità e corenza morale. Nessuno può restare indifferente".
Mattarella difende L.Merlin, tappa liberazione donna. Avanti coerenti
Ricorda, tra gli applausi, che "quella legge fu una tappa importante nel cammino di liberazione della donna" e assicura che oggi quella senatrice che le diede il nome, Lina Merlin, "sarebbe in prima linea contro la tratta di questo nostro tempo". Per questo Sergio Mattarella chiarisce che "bisogna andare coerentemente avanti, contro tutte le forme di sfruttamento e violenza nei confronti delle donne, in qualsiasi campo e settore della vita familiare e sociale".
Nel corso delle celebrazioni al Quirinale per la Giornata internazionale della Donna, dunque, il Presidente della Repubblica avverte che "ci sono lezioni del passato su cui e' opportuno meditare". Per questo, osserva anche che "sessantuno anni fa, una legge dello Stato, promossa da una senatrice, partigiana e costituente, dichiaro' fuorilegge lo sfruttamento della prostituzione" e ricorda, Mattarella, che "dovette lottare, in Parlamento e fuori da esso, contro pregiudizi e stereotipi inaccettabili, duri a morire". Come quello, ricorda ancora, per cui "vi erano parlamentari che sostenevano persino che alcune donne nascevano prostitute e pertanto non sarebbero mai cambiate".
Lavoro: Mattarella, rimuovere ostacoli e pregiudizi a sviluppo donne
Il loro apporto alla crescita del Paese "e' stato immenso" ma "ancora oggi paghiamo storture e disparita' che, penalizzando le donne, ci penalizzano come insieme". Per questo Sergio Mattarella ribadisce che "e' nostro compito costante rimuovere gli ostacoli che, come ci ricorda la Costituzione, limitando di fatto la liberta' e l'uguaglianza, impediscono il pieno sviluppo di ogni persona umana".
Nel corso delle celebrazioni al Quirinale per la Giornata internazionale della Donna, il Presidente della Repubblica evidenzia anche come "il permanere di alcune rigidita' nei ruoli domestici restano tra le cause delle difficolta' di accesso delle donne al mercato del lavoro".
Aggiunge, Mattarella, che "sono necessarie politiche pubbliche volte ad ampliare la base occupazionale" ma anche che "si rimuovano antichi pregiudizi" perche' "forme di sfruttamento, talora subdole, si annidano nelle rigidita' sociali" e dunque "quando rallenta o si arresta l'ascensore sociale, e questo accade in grande misura nei periodi di crisi economica, sulle donne ricade spesso uno svantaggio ulteriore".
Femminicidio: Mattarella, strumenti per non lasciare sole donne
"Ancora ieri, nel nostro paese, sono state assassinate due donne, Alessandra e Fortuna, vittime di una violenza prodotta da distorte e criminali mentalita' di possesso e dominio. E' necessario educare, prevenire, organizzarsi offrire aiuto, mettere in campo reti e strumenti di contrasto che consentano alle donne, soprattutto le piu' vulnerabili, di non sentirsi piu' sole davanti alle minacce". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso alla cerimonia al Quirinale per la giornata internazionale delle donne.
"Nella nostra societa' - ha proseguito - ci sono risorse civili e morali in grado di continuare il percorso della liberta', della differenza che arricchisce la comunita'. L'8 marzo ci ricorda - ha concluso - che le donne sono protagoniste preziose e imprescindibili per progettare i tempi nuovi che ci attendono".