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Cronache
Droga, rivoluzione internettiana del mercato. E tutto viene pagato in bitcoin

Gli eredi dei ragazzi dello zoo di Berlino hanno cambiato quartiere. Nella stazione Zoo sono rimasti vecchi zombie che non hanno idea nemmeno loro di come abbiano fatto a sopravvivere alla più squallida delle vite, cominciata migliaia di buchi fa. Molti dei compagni di quel viaggio, pieno di notti senza speranza e prostituzione per trovare la droga, sono morti. Gli altri, se sono sopravvissuti, come la protagonista e autrice del famosissimo libro "Noi, ragazzi dello zoo di Berlino", sono gravemente malati, non sono mai riusciti a disintossicarsi definitivamente, e si trascinano lungo il sentiero del crepuscolo. Ora c'è il quartiere Kotti, zona che si sviluppa attorno a Kottbusser Tor, cuore del quartiere berlinese di Kreuzberg, che regala sempre più storie piene di squallore alle cronache locali, ma nulla di paragonabile alla perdizione dei giovanissimi protagonisti dello zoo degli anni '70.

Sono cambiate tante cose a Berlino, ma anche nelle grandi metropoli italiane: non si fa più lo slalom tra le siringhe abbandonate sulla strada, come negli anni '80. Oggi si sniffa, si fuma, ci si impasticca: tutto condito con litri di alcol. L'eroina circola sempre, ma è solo una delle decine di droghe pesantissime che popolano le vite di tanti giovani europei (compresi manager, politici, uomini di successo e gente ai margini) e lentamente se ne impossessano. In alcuni posti lungo il fiume, si improvvisano rave party dove alcuni zombie si muovono frastornati e pallidi. Alcuni stranieri continuano a vendere la "bamba" vicino alle stazioni.

I punkkabestia banchettano con le loro birre per terra, sempre fermi nello stesso punto, con cani e rifugi arrangiati tra il puzzo di sudore, merda e piscio. Questa è una Berlino ai margini, una Berlino di zombie, come tanti piccoli angoli di alienazione che fioriscono anche in Italia, delle metastasi di vuoto esistenziale che si gonfiano in metropoli come Roma e Milano. Ma i tempi sono cambiati e anche i pusher cominciano a temere la crisi: no, non si tratta della diminuzione del consumo di stupefacenti. Il consumo di droga aumenta (arriva sempre "roba" nuova e diversa, che è quasi impossibile aggiornarsi su tutto): però cambiano i modi di acquistarla. Il mercato della droga si mette al passo con le tecnologie: così anche i pusher rischiano un vertiginoso calo dei profitti. In molti hanno trovato il modo di acquistare la droga su internet: se la fanno spedire per posta. Per ora si tratta di pionieri, ma il metodo si sta diffondendo rapidamente.

Si comincia scaricando Tor browser (è un software che ti fa rimanere anonimo, al contrario di Google, dove lasci migliaia di tracce e si sa tutto di te), poi ci si dirige su "market place drugs": c'è un sistema tipo trip advisor del tossicodipendente con commenti sulla qualità della roba. I soldi transitano grazie al sistema del "conto in bitcoin".

Si tratta di una specie di conto bancario che si apre attraverso l'iscrizione al sito Bitstamp: è come una banca a cui mandi i documenti e fai il versamento. I soldi che metti si trasformano in bitcoin non tracciabili e liquidi come una società off shore. È una forma di moneta tutta internettiana, che secondo i fruitori sostituirà il denaro nel giro di pochi anni. La droga arriva in posta sotto vuoto, in alcune penne e altri oggetti. Ci sono tanti escamotage per farlo sembrare un banalissimo pacco postale. Un bitcoin corrisponde a 1772 euro: il valore aumenta in base all'aumento di acquisto e vendita. Il valore viene creato dalle persone. Il mercato della droga sta attraversando una specie di rivoluzione copernicana. "Non è mai stato così facile e sicuro ordinare droga" - ci spiegano alcuni fruitori, incontrati nella movida berlinese .

"Con 80 euro ottieni più di un grammo di coca: tutto recensito e sicuro - ci spiega un ragazzo romano incontrato per caso lungo il viaggio nell'inferno dei rave party (fatto di corpi che si agitano anche per 12 ore di fila tra puzza di sudore, alcol, droga e fumo) - Ora non prendo più bidoni dagli spacciatori. Ho scoperto tutto seguendo dei tutorial su YouTube. Mi si è aperto un mondo". Nonostante la diffidenza iniziale ci facciamo condurre in un posto dove vive insieme ad altri ragazzi: ci mostra come compra la roba su internet e scattiamo qualche foto ai siti di nascosto. "La droga arriva dai porti: Anversa, Amsterdam" - ci spiega. È impossibile controllare questa notizia. La roba viene spedita sotto vuoto: sono piccole quantità installate dentro penne o altri piccoli insignificanti oggetti. La rete Bitcoin consente il possesso e il trasferimento anonimo dei soldi: i bitcoin possono essere trasferiti attraverso il web verso chiunque disponga di un "indirizzo bitcoin".

Tutti i computer connessi svolgono una funzione di client e server: la mancanza di un ente centrale rende impossibile a qualunque autorità, governativa o meno, il blocco dei trasferimenti e il sequestro di bitcoin senza il possesso delle relative chiavi o la svalutazione dovuta all'immissione di nuova moneta. A Berlino, come in Italia, per alcuni preparati internauti questo tipo di acquisti sono la normalità. Il mondo della droga sta cambiando: si adatta alle nuove frontiere tecnologiche, diventa più liquido, più difficile da monitorare. Gli eredi dei ragazzi dello zoo sono più evoluti, digitali, forse più adulti, passano ore sui loro pc: hanno un sistema nuovo, ma la perdizione è sempre la stessa. La dipendenza non fa sconti a nessuno ed è sempre uguale per tutti, violenta e fatale come tanti anni fa, prima che arrivassero le nuove tecnologie. Spedizione dopo spedizione, pacco dopo pacco, insieme alla polizia si frega anche il cervello. Pasticche, coca, crack, la nuova devastante cystal meth e tanto altro, il problema è sempre lo stesso: quando ci sei dentro, stai cominciando la tua mutazione in zombie, a volte a livello esteriore, altre volte a livello solo interiore. Ci sarà bisogno sempre di più soldi: quella vecchia storia degli ingenui e fragili ragazzini dello zoo si ripeterà in un contesto diverso. Sarà molto difficile tornare indietro.

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mercato drogainternet
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