Cronache

Mimmo Lucano, appello a Mattarella. Il padre è morente ma lui non può vederlo

Mimmo Lucano non può tornare a Riace, l'ordinanza emessa lo costringe ad un forzato esilio. Ad alzare la voce ci pensa il suo comitato "Undici giugno" attraverso Facebook, per chiedere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di prre fine al suo forzato esilio e permettergli di dare l'ultimo saluto al padre novantenne malato da tempo. “Suo padre sta morendo, permettete a Mimmo Lucano di tornare a salutarlo”. È questo l’appello pubblico di cui si è fatto promotore il “Comitato Undici Giugno” che da tempo sostiene l’ex sindaco di Riace nelle sue battaglie politiche e processuali. Tanto disponibile ad esporsi nelle battaglie collettive, quanto restio a rendere pubblici problemi e difficoltà personali, Lucano aveva condiviso solo con gli intimi e i legali il tormento della distanza dal padre, novantatreenne e da tempo malato. Ma con il progressivo peggioramento delle condizioni di salute dell’anziano genitore dell’ex sindaco, il comitato ha deciso di dare voce alle angosce dell’ex sindaco di Riace. “Il papà di Mimmo sta consumando gli ultimi giorni della sua vita. Crediamo che sia giunto il tempo di chiedere con forza e con tutti gli strumenti possibili la revoca dell'assurdo e giuridicamente inspiegabile esilio di Domenico Lucano” hanno scritto sulla sua pagina facebook gli attivisti, che in questi giorni stanno preparando un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “per chiedergli di porre fine a questa mostruosità giuridica”.