Cronache
Mobbing razziale contro un Sikh: chiesti sette milioni di euro di risarcimento
E' successo in Inghilterra. Lo psichiatra che lo ha in cura spiega che, a causa del trauma, il 36enne potrebbe anche non riuscire mai più a lavorare
Un 36enne scozzese di religione Sikh chiede un risarcimento di oltre 7 milioni di euro per il mobbiing su base razziale subito da parte dei colleghi inglesi.
Il caso si è verificato in un’azienda del settore high-tech dell’Hampshire, nella quale il giovane venditore, di origini indiane, secondo quanto denunciato era sottoposto a continue vessazioni da parte degli altri lavoratori.
In particolare, tre di loro lo hanno ripetutamente bullizzato, chiamandolo “terrorista dell’Isis”, “bombarolo” o con soprannomi come “Aleppo”.
Inoltre, il suo computer e i suoi effetti personali sono stati asportati dalla sua scrivania e nascosti, se non gettati nel cestino della spazzatura.
Il bullismo si è intensificato dopo la promozione dello scozzese, nonostante un’inferiore anzianità di servizio. I suoi persecutori, evidentemente contrariati dalla scelta, sono arrivati a realizzare un finto depliant che ritraeva la vittima nell’atto di proporsi come escort maschile, aggiungendo: “E’ quello che dovrai fare quando verrai licenziato”.
Gli abusi sarebbero stati così pesanti e duraturi da distruggere la psiche della vittima, al punto che potrebbe persino non riuscire mai più a tornare a lavorare, come ha testimoniato in tribunale lo psichiatra che lo ha preso in cura.