Cronache

Napoleone, il Cardinale ricorda il 5 maggio e la sua conversione

Il cardinale Comastri ricorda ‘Il cinque maggio’ di Manzoni e la conversione di Napoleone a Sant’Elena

Il 5 maggio di Manzoni e la conversione di Napoleone Bonaparte ricordati dal Cardinale.

Napoleone si riavvicinò al cristianesimo durante l’esilio sull’isola di Sant’Elena pentendosi soprattutto della sua avversione alla Chiesa. A ricordarlo il cardinale Angelo Comastri nell’ambito della puntata odierna della rubrica ‘Un mese con maria’ trasmessa tutti in giorni su Telepace fino al 31 maggio dal lunedì al sabato alle ore 13:20 e la domenica alle 11:40 (in replica ogni sera alle 20:30). Nell’appuntamento del prossimo 20 maggio, invece, Comastri prende spunto dalla famosa poesia ‘Il cinque maggio’ di Alessandro Manzoni – decantandone alcuni versi – per rievocare questo episodio della biografia di Bonaparte legato all’anniversario della sua morte.

“Nell’isola – afferma Comastri – si sgonfiò il pallone dell’orgoglio: Napoleone ritrovò la fede e si riavvicinò a Gesù, in un mondo davvero sorprendente”. Erano molti i generali, finiti in esilio al suo fianco, che lo osteggiavano in questo percorso spirituale. “A Sant’Elena – aggiunge Comastri – spesso si parlava di fede e di religione e chi contrastava Bonaparte era un generale al quale era molto affezionato, il generale Bertrand. Quest’ultimo una volta gli disse: ‘ma come fa lei a credere nell’esistenza di Dio? Lo ha mai visto?’. E Napoleone pensate cosa rispose: ‘caro generale, lei dice sempre di credere nel mio genio militare. Ma lei lo ha mai visto? Lei vede gli effetti: le mie vittorie, la mia capacità di organizzare l’esercito in battaglia. E la stessa cosa vale anche nei confronti di Dio. Io non l’ho mai visto, ma vedo le sue opere: il sole, la luna, le stelle, i fiori che sbocciano da un seme nel quale c’è già tutto il progetto”. Tornando a Manzoni – prosegue ancora Comastri – il poeta osserva che Napoleone avrà certamente pensato al tempo passato. E forse nel suo cuore sarà sbocciato anche un sentimento di sgomento o di depressione. “Ma venne una mano dal cielo”, scrive Manzoni. “Fu la fede a consolare Bonaparte”, aggiunge il cardinale. “E certamente – conclude – nella sua fede c’era anche la presenza di Maria”.