Cronache
I No Tav sul piede di guerra: "Non rimarremo a guardare"
"Ora non rimarremo a guardare, il Tav va bloccato con una spinta forte e popolare”. Il Movimento No Tav torna a farsi sentire dopo le parole del premier Conte, che ha espresso parere favorevole sulla Torino-Lione. Sabato, come da tradizione, il Movimento interromperà il Festival dell'Alta Felicità, che si svolge a Venaus, e i manifestanti marceranno verso il cantiere di Chiomonte, dove già nei giorni scorsi si sono verificati disordini.
Tav: pietre e bombe carta verso cantiere, Digos analizza video
Intanto la Digos di Torino analizza le immagini delle telecamere posizionate lungo il sentiero Gallo Romano che conduce al cantiere Tav di Chiomonte, in Val di Susa, per individuare i responsabili dei lanci di bombe carta e pietre del 20 luglio scorso, in occasione del campeggio No Tav. Circa 200 persone quel giorno si erano ritrovate al campo sportivo di Giaglione e avevano attraversato il sentiero Gallo Romano per poi raggiungere la cancellata metallica del cantiere, in violazione dell’ordinanza del prefetto di Torino. Qui erano stati sparati razzi di illuminazione nautica, uno dei quali aveva provocato un principio di incendio nell’area boschiva, poi spento grazie all’intervento delle forze dell'ordine e di tecnici del cantiere.
Tav: movimento No, Conte non conosce nostra determinazione
"Conte dimostra di non conoscere la determinazione dei No Tav". È una delle frasi riportate sulla pagina Facebook 'Ambientevalsusa No Tav"'che prende di mira il presidente del Consiglio reo, secondo il movimento che si oppone alla realizzazione della Torino-Lione, di aver espresso parere positivo sull'opera. Nel mirino dei No Tav anche Salvini e Renzi "che sono della stessa pasta" e, seppure indirettamente, il Movimento Cinque Stelle, con una vignetta pubblicata sulla pagina 'No Tav - Valle di Susa', che mostra alcuni Pinocchi sventolare la bandiera No Tav e un testo che lascia pochi dubbi: "Ci sono lotte sociali che vengono portate in alto durante le campagne elettorali per prendere voti per poi essere mollate quando si è al potere".