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Omicidio Pierina Paganelli, dal carrello all'orecchino mancante: i nodi ancora aperti
A Quarto Grado si parlerà anche del caso di Pierina Paganellli: tra gli elementi più misteriosi c'è quello della "scena del crimine". Gli ultimi sviluppi

Omicidio Pierina Paganelli, dal carrello all'orecchino mancante: i nodi ancora aperti
Tutto pronto per l'appuntamento settimanale con Quarto grado, il programma di cronaca nera in onda su Rete 4. Tra le varie inchiesta stasera a partire dalle 21.15 si parlerà anche del caso di Pierina Paganelli. La situazione, ormai, sembra evolversi in una vera e propria lotta tra schieramenti opposti, nella quale Valeria Bartolucci accusa Manuela e Loris Bianchi, i quali rispondono puntualmente alle accuse. Nel frattempo, gli inquirenti hanno messo in luce le contraddizioni nelle dichiarazioni di Louis Dassilva. Il Messaggero ha ricostruito alcuni dei passaggi più salienti di un caso che sembra ancora lontano dalla parola fine.
Per prima cosa, il quotidiano romano fa notare come uno degli elementi più misteriosi riguarda la scena del crimine: un orecchino d’oro con perla, mai menzionato nel verbale del sopralluogo, risulta scomparso. In aggiunta, è stato trovato un assorbente intriso di urina all’interno della borsa della vittima. Questo oggetto, curioso e inusuale, è stato descritto dalla genetista Marina Baldi, ospite di Chi l’ha Visto? come parte della difesa di Dassilva. La Baldi ha riferito che, all’arrivo sulla scena del crimine, un assorbente intriso di urina era stato trovato in una busta sigillata da parte degli inquirenti, all’interno della borsa di Pierina, che la donna teneva al braccio. Questo elemento appare particolarmente strano, considerando che Pierina era una persona meticolosa e ordinata, come dimostrato anche dalla presenza di un tablet delicato, che avrebbe difficilmente potuto essere messo in contatto con un oggetto così compromettente.
Inoltre, molti altri oggetti non sono stati repertati, quindi non sono stati consegnati al perito Emiliano Giardina. Tra questi, figurano un braccialetto, una collana e un anello indossati da Pierina la sera della sua morte, insieme a un mollettone per capelli ritrovato sulla scena del delitto e documentato dagli inquirenti durante il sopralluogo. Altri oggetti dimenticati includono un mozzicone di sigaretta e un trattore giocattolo, sul quale era appoggiata la testa della vittima.
D’altro canto, Manuela Bianchi, la nuora di Pierina, che scoprì il corpo senza vita della donna, ha dichiarato agli inquirenti di aver trovato la posizione del corpo sospetta: «Mi è sembrato che fosse appoggiata, come se qualcuno l’avesse messa in quella posizione. Non dimenticherò mai la testa appoggiata sul trattore del bambino, come se fosse un cuscino».
Un altro mistero riguarda un carrello della spesa, ripreso dalla telecamera degli inquirenti durante il sopralluogo: la videosorveglianza ha registrato 11 secondi di urla durante l’aggressione, seguiti da un rumore metallico. Questo potrebbe essere stato causato dall’impatto del killer con il carrello, che sarebbe stato spostato in seguito.
Infine, c'è ancora il mistero di un capello lungo e scuro trovato sul volto di Pierina dopo l’omicidio. Anche questo dettaglio non sarebbe stato registrato nel referto degli inquirenti.