Cronache

Open, Bonaccini aveva una carta di credito per coordinare la campagna di Renzi

Agli atti dell'indagine c'è il bancomat a suo nome e il "ruolo attivo per sostenere Renzi alle primarie del 2013"

Open, Bonaccini aveva una carta di credito per coordinare la campagna di Renzi

Stefano Bonaccini aveva in dotazione una carta di credito della Fondazione Open. Nel 2013, l'attuale governatore dell'Emilia Romagna, coordinò la campagna elettorale di Matteo Renzi. E' scritto nelle carte dellindagine su Open, per cui sono indagati: Alberto Bianchi, Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Marco Marrai, tutti con l'accusa di finanziamento illecito. Nell'informativa del 14 luglio - si legge sulla Verità - gli investigatori hanno scritto: "Dall'analisi della documentazione, è emerso in particolare il ruolo attivo dell'esponente del Pd Stefano Bonaccini, in qualità di coordinatore della campagna a favore di Matteo Renzi, per le primarie del Pd del 2013".

Agli atti - prosegue la Verità - c'è anche la fotocopia della carta di credito a lui assegnata. Nella nota spese, compaiono varie voci, tra cui pernottamenti in hotel, taxi, parcheggi, carburante. A conferma del suo impegno per la campagna elettorale. Prosegue l'inchiesta della Procura di Firenze sulla Fondazione Open, l'ipotesi di reato è che non fosse una semplice fondazione come le altre, ma la cassaforte del Giglio magico nella corsa a Palazzo Chigi.