Padova, soldi per l'Africa scomparsi. Indagato prete comboniano - Affaritaliani.it

Cronache

Padova, soldi per l'Africa scomparsi. Indagato prete comboniano

Caos alla Curia di Padova. Indagato fratel Citterio. Avrebbe intascato 90 mila euro di offerte per l'Africa. Spuntano altre donne nel caso di don Contin

CONCLUSE LE INDAGINI A CARICO DI UN EX MISSIONARIO COMBONIANO

Il sostituto procuratore euganeo Federica Baccaglini ha notificato la conclusione delle indagini preliminari a fratel Mario Citterio, un ex missionario comboniano, espulso dall'ordine religioso, accusato di aver sottratto 89 mila euro di offerte e donazioni. Le indagini sull'allora padre comboniano erano state avviate tre anni fa quando si presento' in ospedale con due profonde ferite all'addome.

L'ACCUSA: "SOTTRATTI 90 MILA EURO DI OFFERTE E DONAZIONI PER L'AFRICA"

In quell'occasione parlo' di una rapina ma fin da subito emersero alcune incongruenze nel suo racconto. Le indagini affidate alla squadra mobile della questura di Padova rivelarono ben presto - come riporta la stampa locale - scambi frequenti di messaggi e telefonate dai toni piu' che affettuosi con alcune donne nomadi. Gli investigatori erano poi arrivati a scoprire l'ammanco dalla cassa del Collegio per le missioni africane, che proprio il religoso aveva amministrato per sette anni.

ORGE IN CANONICA: IL CASO DI DON CONTIN

Si tratta del secondo scandalo in pochi giorni che si abbatte sulla chiesa di Padova dopo quello di Don Contin, che riportiamo qui sotto, vicenda nel quale sarebbero spuntate altre donne che partecipavano agli incontri sessuali in canonica.

Collezione di dvd, contenenti filmati hard con le parrocchiane che venivano anche vendute all'asta per un gruppo di clienti, dopo essere state esposte nelle vetrine virtuali del web con foto a nudo intero. Ma anche vibratori di tutte le taglie, ordinati per grandezza in canonica dentro cui trovavano spazio anche vari armamentari fetish per il sesso estremo. Ovviamente consumato in loco. 
 
Si fa sempre più complicata la posizione di don Andrea Contin, parroco di San Lazzaro di Padova, indagato per violenza privata favoreggiamento della prostituzione. Sarebbero circa una quindicina le donne coinvolte negli incontri hot con il sacerdote. Le manie sessuali e la bramosia di don Andrea sarebbero arrivate fino a inserire annunci per aumentare contatti e occasioni. Intanto, in un'intervista anonima al quotidiano il Mattino di Padova, una delle amanti del prete racconta la sua storia.
 
 
"Avevo una vita normale. Ero serena, non cercavo uomini - dice la parrocchiana di don Andrea Contin - e ho un figlio, un lavoro. È stato lui a pressarmi. A starmi addosso. A inviarmi valanghe di messaggi. A farmi una marea di telefonate. Io non ci pensavo davvero. Facevo volontariato, ero impegnata in parrocchia e non solo. Ripeto, avevo un’esistenza serena e non stavo cercando uomini o relazioni. È stato lui pressante fin da subito. Era molto dimagrito ed effettivamente appariva provato. Mi diceva che stava male. Che era in crisi. Che piangeva spesso anche per strada. Faceva un po’ la vittima. E poi continuamente mi mandava messaggi, sms. Mi chiamava al telefono. Diceva o scriveva: 'Sono felice quando sto con te'”.
 
Secondo l'accusa, la scusa della crisi esistenziale e la ricerca del conforto delle parrocchiane, guarda caso quelle divorziate, sarebbero state usate usate da Contin per arrivare ai primi baci. "Ero con lui in canonica, stavamo nello studio. Mi chiamava spesso - continua la parrocchiana patavina - diceva che aveva sempre bisogno di me, che non poteva farne a meno. Dopo un po’ si è avvicinato e mi ha baciato. Tutto è cominciato lì".
 
Poi l'esplosione dell'eros, con incontri sessuali molto frequenti. "Gli incontri sessuali avvenivano in canonica e in diverse case ... ma non dico di più perché ci sono accertamenti. Quando? A tutte le ore: di mattina, di pomeriggio, a notte fonda. Sempre", racconta ancora l'amante. Nella vicenda, trovano spazio anche trasferte in cui avvenivano gli incontri sessuali in alberghi di lusso, con un weekend romano costato oltre duemila euro, una puntata francese a Cap d'Agde, celebre località di nudisti, scambisti e altri stili di vita alternativi e altre gite indubbiamente di piacere in Austria e Croazia, paesi carichi di storia e di infrastrutture sessuali ben più evolute e spregiudicate del nostro.
 
Resta da chiarire se questi sperperi venissero alimentati dalla prostituzione delle parrocchiane soggiogate, e se quella prostituzione fosse completamente e direttamente gestita da don Contin, con l'inserzione dei profili delle sciagurate su siti eloquenti: scambiomoglie.it, bakecaincontri.com, annunci69.it. Ora l'ultimo scandalo che colora ulteriormente la vicenda "hot" nordestina è l'immobilismo della curia, che era a conoscenza del comportamento libertino del parroco di San Lazzaro. Una parrocchiana, infatti, aveva informato i superiori di don Contin già a maggio. Ma, da allora nessun intervento. La curia: non era partita nessuna denuncia...