Cronache

Palamara svela: "Ricatti tra magistrati". Cantone apre fascicolo con indagati

"Le correnti interferiscono nei procedimenti rilevanti". Nel mirino il processo al pm Woodcock e quello a carico di Ganassi

Palamara svela: "Ricatti tra magistrati". Cantone apre fascicolo con indagati

Il caso Palamara nella magistratura non smette di regalare colpi di scena. L'ex capo dell'Anm in un interrogatorio durante il processo a suo carico a Perugia, ha svelato un retroscena relativo al procedimento disciplinare del Csm ai danni del pm Woodcock da parte di Ganassi, incolpato nel 2018 di grave violazione di legge e grave scorretezza nel processo Consip. "Quella vicenda è emblematica di come vengono gestiti questi procedimenti - spiega Palamara - e soprattutto di come le correnti interferiscano nella vita del Consiglio Superiore". Alla base ci sarebbero - si legge sulla Verità - ricatti tra i due magistrati, con presunte intercettazioni di colleghi che esprimevano frasi poco lusinghiere nei confronti della toga che li indagava. Un vero e proprio giro di ricatti per screditarsi a vicenda.

Sulla questione, il procuratore di Perugia ha deciso di vederci chiaro e ha aperto un'inchiesta - prosegue la Verità - con nomi ben precisi di colleghi. Il fascicolo avrebbe già alcuni iscritti nel registro degli indagati. Le parole di Palamara in occasione della sua audizione era state chiare. "Arrivati all'ultima udienza, si decise di rinviare il processo Woodcock, ma in Camera di Consiglio si decise altresì di rinviare anche il processo Ganassi, per il quale pure vi erano forti pressioni esterne, perchè non venisse deciso dal nostro Consiglio". Woodcock poteva essere condannato, ma anche Ganassi e quindi...". Insomma, uno scambio di prigionieri su cui adesso il procuratore Cantone ha deciso di approfondire.