Cronache
Papa Francesco senza blindata in Egitto: show nazionalpopolare
Papa Francesco in Egitto e il populismo cattolico
Papa Francesco è un gesuita con un passato argentino non limpidissimo; si veda ad esempio la vicenda di due religiosi confratelli Orlando Virgilio Yorio e Francisco Jalics che furono arrestati e torturati dalla giunta militare del generale Videla:
http://www.limesonline.com/papa-francesco-e-la-dittatura-argentina/44631
Eppure Papa F è divenuto, par alcuni e soprattutto all’inizio del suo pontificato, una specie di icona mariana da santificare a priori.
In realtà la sua azione è stata spesso improntata ad una sorta di populismo clericale fatto da frasi che si possono trovare all’interno dei baci perugina o sui profili candidi e stucchevoli di Facebook.
Passata infatti la mania di telefonare a tutti tanto da farlo divenire una testimonial delle compagnie telefoniche ora è nella fase, ugualmente perturbante, della lavanda con bacio dei piedi.
Non c’è carcerato o povero che possa pensare di farla franca; lui Papa F arriva e bacia, lava ed umetta.
Oggi in Egitto gira senza auto blindata, così se succede qualcosa ci vanno di mezzo i poveri poliziotti della scorta.
È vero del resto che dopo Papa Ratzinger la popolarità delle istituzioni vaticane erano in caduta libera però un po’ di misura ci vorrebbe.
Chi non ricorda le clamorose contraddizioni tra il dire e il fare come per il caso degli omosessuali (“chi sono io per giudicare?” e poi caccia un prete dichiaratosi gay) oppure l’arresto con condanna dei giornalisti per il caso Vatileaks?
Però alla gente piace tanto questo Papa che esce a piedi e scappa per le vie della città perché “è uno di noi”.
Forse Papa Francesco una idea ce l’ha.
Sta scimmiottando un altro Papa, ma questo veramente grande e cioè Papa Giovanni XXIII. Ma si tratta di un’altra storia e il Papa argentino è lontano anni luce dall’originale.