Cronache
Papa: "Sarà santo Rosario Livatino". Il 'giudice ragazzino' ucciso dalla mafia
Il Papa ha deciso di riconoscere il martirio "in odium fidei" per il magistrato, 37 anni, che venne assassinato ad Agrigento il 21 settembre del 90'
Papa Francesco proclamerà santo Rosario Livatino, il "giudice ragazzino" ucciso dalla mafia." Ieri, 21 dicembre 2020, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi", si legge nel bollettino della Sala Stampa Vaticana, "durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione" a promulgare il decreti riguardante "il martirio del Servo di Dio Rosario Angelo Livatino, Fedele Laico; nato il 3 ottobre 1952 a Canicattì (Italia) e ucciso, in odio alla Fede, sulla strada che conduce da Canicattì ad Agrigento (Italia), il 21 settembre 1990".
Maria Falcone, "Esempio di rigore e indipendenza"
“La notizia che il giudice Rosario Livatino sarà beato mi rende molto felice. Livatino è stato ed è esempio di rigore e indipendenza, di una lotta alla mafia senza compromessi, di una vita improntata al rispetto delle regole anche fuori dalle aule del tribunale. Proclamandolo beato, la Chiesa ha reso giustizia a tutti coloro che hanno creduto di dare un senso alla propria esistenza impegnandosi nella difesa del bene comune”. Lo dice Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone, ucciso nel 1992 dalla mafia, e presidente della Fondazione che porta il nome del fratello magistrato, ucciso da cosa nostra il 23 maggio 1992 a Capaci assieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta.
“Dalla sua morte - ha aggiunto Maria Falcone – sono trascorsi ormai 30 anni, ma il ricordo di quel giovane magistrato, delle sue capacità investigative, delle sue intuizioni sugli interessi economici delle mafie, della sua sobrietà e della sua fermezza è rimasto vivo”.