Cronache
Patrick Zaki, altri 45 giorni di carcere. “Detenzione ingiusta, senza difesa"
Prolungata di 45 giorni la custodia cautelare in carcere per lo studente egiziano Patrick Zaki. Amnesty Italia: "Sentenza crudele"
Patrick Zaki, prolungata di 45 giorni la custodia cautelare in carcere. Amnesty Italia: "48 ore per un esito crudele"
Prolungata di altri 45 giorni la custodia cautelare in carcere al Cairo di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università Alma Mater di Bologna arrestato un anno e mezzo fa in Egitto, e accusato di propaganda sovversiva su internet. La conferma del prolungamento arriva direttamente dall'account Twitter Amnesty Italia che scrive: "Altri 45 giorni di carcere per Patrick Zaki. Ci sono volute 48 ore per conoscere un esito che purtroppo molti davamo per scontato, una sentenza ancora una volta crudele, che farà aumentare fino a oltre un anno e mezzo la detenzione senza processo e senza possibilità di difendersi".
Ci sono volute 48 ore per conoscere un esito che purtroppo molti davamo per scontato, una sentenza ancora una volta crudele, che farà aumentare fino a oltre un anno e mezzo la detenzione senza processo e senza possibilità di difendersi #FreePatrickZaki https://t.co/VQ5Kvcmw9h
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) July 14, 2021
Parole di sconcerto anche dal mondo della politica. Le deputate e i deputati del Movimento Cinque Stelle in commissione Esteri in una nota dichiarano: "Stiamo assistendo a un processo farsa dove le udienze preliminari vengono continuamente rinviate di 45 giorni in 45 giorni. Dopo mesi di carcerazione preventiva in cui la magistratura egiziana non ha mostrato nessuna volontà di indagare, ma solo quella di punire e reprimere, Patrick Zaki è stato interrogato dagli inquirenti, per la prima volta dal febbraio 2020.
"Questa detenzione non è più tollerabile: è necessario un intervento urgente dell’Europa e delle organizzazioni internazionali per mettere maggiore pressione all’Egitto di Al Sisi e ottenere il rilascio di Zaki”, aggiungo i politici. “Da poco - ricordano i deputati - abbiamo votato una mozione in Parlamento per ribadire come i diritti umani non solo non siano negoziabili ma rappresentino un elemento fondamentale e costitutivo della pace e per uno Stato di diritto.
"Su questo non arretriamo: insistiamo nel pretendere la liberazione di Zaki e per porre fine alle atrocità e alle torture che avvengono in Egitto ogni giorno” concludono i deputati.